«Un fatto imprevisto Non c'erano segnali»

Mercoledì 1 Aprile 2015
SAN VITO - «Non c'erano segnali che potessero far presagire quello che è accaduto in quella stanza». Si legge preoccupazione e incredulità nel volto di Mario Fogolin, vicepresidente delegato della casa di riposo dei Santissimi Vito, Modesto e Crescenzia, mentre cerca di dare una lettura dei fatti avvenuti nel Reparto B, uno dei cinque in cui è suddivisa la struttura. «Ormai, è cosa nota che nelle case di riposo sono in forte aumento i casi di persone che presentano varie forme di demenza, la maggioranza con comportamenti non aggressivi. Ma non è sempre così». E Fogolin ci tiene a rivolgere subito «un pensiero di vicinanza al nostro assistito, ora ricoverato in ospedale, e ai suoi familiari».
Ma che cosa è successo in quella stanza?
«In questo momento le autorità stanno conducendo le loro indagini e stiamo cercando di ricostruire i fatti e raccogliendo i dati. Possiamo dire che l'ospite che avrebbe aggredito il compagno di stanza, una persona non autosufficiente, è attualmente seguito da personale medico. Per il resto l'attività della casa di riposo prosegue in tutti i reparti».
Poteva essere evitata l'aggressione avvenuta tra i due anziani?
«In questa fase preliminare possiamo dire che la vicenda ha tutte le caratteristiche di un fatto anomalo, imprevedibile. I due ospiti condividevano da tempo la stessa stanza e non erano stati ravvisati comportamenti aggressivi tra loro due o verso altre persone tali da indurre un nostro intervento».
L'indagine interna ha fatto emergere qualche crepa nel vostro sistema?
«Non ci risultano negligenze. Confermo che durante il servizio notturno il personale, e cioè due unità più un'infermiera come previsto dalle linee guida, erano al loro posto. Hanno svolto come di consueto il loro lavoro. I parametri stabiliti sono stati rispettati. Sono stati svolti i giri programmati e le procedure da adottare sono state eseguite».
Dunque non c'è stata alcuna omissione da parte del personale?
«Lo escludo. Vorrei tranquillizzare, anzi, in questo modo anche gli altri ospiti e i loro familiari che da quanto ci risulta non sono state rilevate inadempienze».
L'episodio cambierà le cose nella vostra struttura?
«Situazioni del genere provocano una riflessione di chi è chiamato a occuparsi di questi aspetti e cioè della salute degli ospiti. Il che significa trovare delle soluzioni per rispondere a quelle patologie o stati di salute che potrebbero sfociare in comportamenti violenti. Ripeto comunque che quello che è accaduto è stato un fatto inusuale».
E.M.
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