«Solo l'ambito unico protegge l'identità»

Sabato 28 Febbraio 2015
L'area Popolare si schiera: per tutelare il territorio del Friuli Occidentale e per salvaguardarne l'identità serve una Unione territoriale che rappresenti l'intera provincia. Non solo. L'Uti di area vasta è l'unica che darebbe un senso completo alla riforma regionale di riordino raggiungendo l'obiettivo principale di razionalizzare i servizi riducendo la spesa per le amministrazioni comunali. Non hanno dubbi i rappresentanti di Udc e Ncd che dopo aver chiamato a raccolta i propri amministratori hanno deciso di uscire allo scoperto. E così ieri, nella sede della Provincia, Nicola Callegari, Christian Vaccher, Angioletto Tubaro (ma avrebbero dovuto essere presenti anche i sindaci di Caneva, Attilio Andrea Gava e di San Quirino, Corrado Della Mattia) tutti rappresentanti del partito Popolare, hanno spiegato che l'Uti di area vasta è l'unica soluzione che garantisce forza e identità al territorio in questo momento aggredito da una forte crisi che ne sta mettendo in dubbio la sua stessa esistenza. «Resta - ha spiegato Callegari - la preoccupazione per una legge regionale che non convince, ma per valorizzare il territorio serve un unico fronte, dove valorizzare le singole realtà anche con i sub ambiti». Angioletto Tubaro ha spiegato che l'Uti di area vasta "garantisce una economia reale di scala e soprattutto salvaguarda l'unità e l'identità. I cinque ambiti, come proposti dalla legge, non sono idonei e rischiano di far aumentare i costi». Christian Vaccher a sua volta ribadendo l'ambito unico ha spiegato che "la vera necessità è realizzare un centro servizi per tutti i Comuni, senza svilirne l'autonomia e valorizzando i sub - ambiti per i servizi di prossimità". L'area popolare ha chiesto al presidente della Provincia Claudio Pedrotti di convocare un consiglio e l'assemblea dei sindaci per prendere una posizione comune. «Un passo fondamentale - ha concluso Callegari - anche a fronte delle divergenze tra i due assessori che in giunta regionale rappresentano il territorio, Bolzonello vicino al nostro pensiero e Panontin, invece, più deciso a difendere il proprio orto confermando i cinque ambiti. Compreso quello di Azzano, casa sua».
© riproduzione riservata

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci