PRAMAGGIORE - «Sono entrato per primo, poi sono svenuto e non ricordo più nulla». Massimiliano Grispan, 27 anni, di Pramaggiore, è in osservazione all'ospedale di Pordenone. «È andata bene tutto sommato - dice con un sospiro di sollievo - Sono in ospedale, non posso parlare più di tanto. Il mio pensiero va ad Adriano, il mio collega, che sta peggio di me a Trieste». Il giovane è stato raggiunto a Pordenone dal padre Giuseppe, titolare con la moglie Silvana di un'azienda vitivinicola a Belfiore di Pramaggiore. A casa è rimasta soltanto la madre. «Ho ancora le gambe che mi tremano - racconta al telefono - L'azienda ci ha chiamato per raccontarci quello che è successo. Io non ho avuto nemmeno la forza di andare in ospedale. Massimiliano fortunatamente sta bene. Ricorda solo di essere entrato nella vasca per primo, poi ha perso i sensi. Si è risvegliato in ospedale e ha chiesto che cosa gli era successo. Noi adesso preghiamo per Adriano Giust, siamo vicini alla sua famiglia».
Giuseppe Grispan è rimasto in ospedale con il figlio. Massimiliano ha chiesto anche il telefonino del genitore per mettersi in contatto con i tanti amici che manifestavano la propria preoccupazione per il grave incidente. Nel trambusto, infatti, il cellulare del ventisettenne è andato perduto, ma questo decisamente importa poco. «Sto bene... È andata bene...», continuava a ripetere.
Marco Corazza
© riproduzione riservata
Giuseppe Grispan è rimasto in ospedale con il figlio. Massimiliano ha chiesto anche il telefonino del genitore per mettersi in contatto con i tanti amici che manifestavano la propria preoccupazione per il grave incidente. Nel trambusto, infatti, il cellulare del ventisettenne è andato perduto, ma questo decisamente importa poco. «Sto bene... È andata bene...», continuava a ripetere.
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