«Friulano e sardo sono esclusi dalla legge di riforma della Rai»

Martedì 4 Agosto 2015
UDINE - (AL) La riforma della Rai approvata al Senato nulla prevede per le trasmissioni radiofoniche e televisive in friulano e sardo. I sardi hanno provato a far entrare la loro lingua tra quelle previste dal testo (tedesco e ladino per Bolzano, ladino per Trento, sloveno per il Fvg) e di fronte alla bocciatura del Governo nell'isola si «è sollevata una vera e propria bagarre», qui invece «nulla si trova».
È la denuncia del presidente dell'Assemblea della comunità linguistica friulana, Diego Navarria, che considera «un grave fatto» quanto accaduto al Senato. A cercare di difendere il sardo in quella occasione è stato un emendamento, poi bocciato, di Sel sostenuto da tutti i senatori sardi. «Per il friulano nessuno se ne è accorto», afferma Navarria. «Dov'erano i nostri senatori, non se ne sono accorti, ritengono che il problema non esista», si chiede. Per Navarria il testo approvato dal Senato «è inaccettabile», una «vera e propria discriminazione, in contrasto con la legge 482/99. Ed è ancora più inaccettabile - conclude - la discriminazione tra minoranze, in quanto del tutto anticostituzionale».
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