«Follia pensare di destinarla agli immigrati»

Mercoledì 27 Maggio 2015
PAVIA DI UDINE - Massimiliano Fedriga ha accolto con soddisfazione la notizia che «quantomeno per adesso sia sospeso l'arrivo degli immigrati (38 profughi ndr) a Villa Lovaria», come comunicato lunedì dalla Croce rossa in attesa degli accertamenti da parte delle autorità competenti, dopo la battaglia legale avviata dai proprietari della maggioranza della dimora storica, unica villa veneta friulana, tutelata dalle Belle arti. L'esposto è partito dopo che un altro erede ha deciso di affittare alla Cri due unità di sua proprietà nel medesimo complesso . Ieri il capogruppo leghista alla Camera e segretario del Carroccio Fvg ha fatto visita alla villa. «La villa è, sì, proprietà privata, ma appartiene storicamente alla comunità. È una follia quello che volevano fare. In una villa del genere, protetta dalle Belle arti, per cambiare una finestra devi fare un iter lunghissimo e poi diventa un campo di accoglienza per immigrati clandestini? Mi sembra fuori da ogni logica razionale. Il malcontento dei cittadini è più che giustificato». Per ora, comunque, «le notizie che ci arrivano sono rassicuranti. La Procura è intervenuta subito e speriamo che la Soprintendenza metta un veto. Aspettiamo come va a finire». Se non dovesse andare come Fedriga si augura, «ci muoveremo per le vie parlamentari: ho già depositato un'interrogazione, ma speriamo che la soluzione arrivi prima».
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