«Emergenza lavoro prima delle città metropolitane»

Sabato 3 Ottobre 2015
UDINE - «Politica distratta da improbabili architetture di riassetto istituzionali, vedasi città metropolitane e macroregioni, mentre il lavoro è ancora un'emergenza».
È l'allarme che ha lanciato ieri il segretario regionale della Cgil, Franco Belci perché «i segnali di ripresa sono ancora troppo fragili per giustificare un abbassamento della guardia». Una fragilità originata «sia dai fattori di instabilità che caratterizzano i mercati, non ultima la questione Volkswagen, sia dalla riforma degli ammortizzatori sociali, che allargherà sì la platea, ma a fronte di livelli di copertura più bassi e costi più elevati per imprese e lavoratori». In questa situazione, i dibattiti su città metropolitane, macroregioni e altre soluzioni sono «buone più per riaccendere la miccia delle guerre di campanile, che per garantire la difesa e il rinnovamento della nostra autonomia speciale». Alla quale Belci riconosce di aver dato alla Regione gli strumenti per intervenire con «un'azione importante sul fronte delle politiche anticrisi».
L'appello ora è a proseguire sulla rotta tracciata dal Rilancimpresa, dell'impegno sulle opere pubbliche. Il sostegno alla ripresa resta l'asse prioritario della Finanziaria regionale 2016 per la Cgil, che spinge anche per «la riforma della formazione professionale, ancora normata da una legge di oltre trent'anni fa». Serve, conclude Belci, " riportare il dibattito su temi più vicini ai problemi dei lavoratori, delle famiglie e delle imprese".
A.L.
© riproduzione riservata

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci