Un arsenale in casa, ex poliziotto nei guai

Venerdì 19 Dicembre 2014
In casa aveva una vera e propria armeria. Aveva nascosto 900 proiettili parabellum per pistola e un candelotto lacrimogeno, tutto materiale in dotazione alla polizia. Nei guai è finito un ex agente di 57 anni del Secondo reparto mobile, ora in pensione, che è stato indagato per il reato di detenzione di armi da guerra. Tutto è iniziato la scorsa settimana quando l'ex poliziotto ha avuto una accesa lite in famiglia. Sono volati insulti, offese e minacce. Un clima di alta tensione che un familiare ha mal digerito. E il giorno seguente quando è andato a ripulire il garage di casa, trovando i proiettili e il lacrimogeno, ha deciso di chiamare il 113. In pochi minuti è intervenuta una pattuglia della polizia. Quindi il garage è stato perquisito dalla sezione Pasi della polizia. Gli agenti hanno posto sotto sequestro tutto e il pubblico ministero Sergio Dini, titolare dell'indagine, ha denunciato l'ex agente per detenzione di armi da guerra.
Il 57enne per dieci anni ha lavorato come istruttore di tiro alla scuola di polizia di Vicenza e poi è passato al Secondo reparto mobile (ex celere) di via Acquapendente. Le pallottole ritrovate infatti vengono usate per le esercitazioni di tiro. Tuttavia questo non giustifica per nulla la detenzione all'interno di un garage di un'abitazione. Ora le indagini dovranno stabile se l'ex agente ha preso i proiettili e il candelotto lacrimogeno dall'arsenale della polizia di Stato di via Acquapendente. Se fosse così sarebbe riuscito a eludere una serie di controlli. Al momento però la ricostruzione più probabile è che l'ex istruttore di tiro negli anni si sia portato a casa qualche proiettile ogni giorno.
Così con il passare del tempo ha accumulato 900 proiettili parabellum per pistola. Il giallo rimane invece il candelotto lacrimogeno. Forse, ma per ora si tratta di una mera ipotesi, durante un ordine pubblico dove si sono registrate tensioni ha sparato alcuni lacrimogeni. Una volta rientrato in caserma ha dichiarato di averne lanciato uno in più, che poi si è portato a casa.

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