Traffico di clandestini: venti scafisti condannati

Martedì 28 Aprile 2015
Venti scafisti sono stati condannati dalla Corte d'assise di Catania. L'inchiesta è sfociata, il 13 dicembre 2012, all'emissione, da parte del Gip della città siciliana, su richiesta della Dda della locale Procura, di un'ordinanza di custodia cautelare in carcere per 48 indagati. Il provvedimento restrittivo è stato eseguito in diverse località italiane dove, secondo l'accusa, ci sarebbero state delle cellule operative della organizzazione: Firenze, Prato, Siena, Torino, Cuneo, Biella, Milano, Bergamo, Genova, Napoli, Padova, Roma, Palermo.
Due imputati sono stati arrestati in Germania ed in Gran Bretagna in esecuzione di mandati di arresto europeo, grazie alla cooperazione della polizia internazionale offerta da Eurojust e dal comando generale della guardia di finanza.
L'organizzazione, ha sostenuto la Dda della Procura di Catania, era in grado anche di vendere, attraverso il coinvolgimento dei veri titolari, di visti di ingresso già concessi per salute, visita e ricongiungimento familiare.
Inoltre sarebbe stata in grado di fornire ai "clienti" ogni supporto logistico: ospitalità, trasferimenti, falsificazione di documenti, acquisto di biglietti, collegamento dei clandestini con altri associati, movimentazione delle somme legate alla realizzazione ed ai guadagni per ciascun "programma di viaggio".
Quindi l'accompagnamento nei vari porti italiani per raggiungere i Paesi di destinazione e negli stessi Paesi con autovettura. Svolgendo il ruolo di passeur attraversando i valichi delle frontiere terrestri.

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci