Toni Ymeraj: «Sistemiamo il caos prima di dare regole»

Venerdì 6 Marzo 2015
(L.M.) Sono tanti i punti a sfavore del nuovo regolamento comunale per i pubblici esercizi che solleva Toni Ymeraj, titolare del Caramel di piazza delle Erbe e del bar Gancino in piazza Duomo. «Il problema è da sempre piazza dei Signori, luogo dove vengono organizzati tra l'altro molti eventi a differenza del resto del centro - dice Ymeraj - prima di parlare di patente a punti o di orario di chiusura sarebbero molti gli interventi da fare a cominciare dalla chiusura alle 2 che dovrebbe essere obbligatoria per tutti. Al Gancino ho orario di chiusura alle 2 ma se gli altri che si affacciano sulla piazza chiudono prima la situazione diventa complicata. I clienti quando vedono che un bar ritira i tavolini, anche se l'altro ha la chiusura magari dopo un'ora, tendono ad alzarsi».
Ymeraj afferma che si dovrebbe tener conto delle esigenze di tutti ma non tutti i locali sono uguali ci sono quelli che puntano alle colazioni e ai pasti veloci e quindi la sera chiudono presto col risultato che in una zona magari restano aperti solo un paio di locali ma questo non porta passaggio. Si dovrebbe risolvere la questione plateatici che dovrebbero essere ben definiti anche in base ai servizi del locale. «Ad esempio, se io ho un unico bagno non posso avere un plateatico enorme, è inutile avere decine di tavolini se non riesci a dare un servizio. Questi sono solo un paio di esempi ma risolti tutti i problemi si potrebbe parlare di patente a punti anche se non la ritengo molto utile».
Ymeray sottolinea che per vivere il commercio ha bisogno di concorrenza ma si dovrebbe trovare il modo di spalmare eventi e quindi clienti su tutte le piazze. «Per quanto riguarda i vigilantes, che sono un costo consistente ma io ad esempio li ho sempre avuti - continua il titolare - un altro problema da affrontare è quello dei bicchieri in vetro, da mezzanotte si serve solo in bicchieri di plastica ma è un'altra regola che dovrebbe valere per tutti, invece si vedono girare persone che hanno in mano calici di vetro. In sintesi prima di instaurare nuove regole si sistemi il caos esistente».

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