Sotto esame la "Romagnoli" E le basi di Bagnoli e Abano

Giovedì 24 Luglio 2014
(M.G.) I contorni non sono chiari. È questo che insospettisce. Il Prefetto di Venezia Domenico Cuttaia ieri ha spiegato al Tavolo territoriale regionale che la filosofia è più o meno questa. Bisogna che tutti diano una mano per individuare le strutture di smistamento, i cosiddetti hub, caserme o ex scuole con minimo un centinaio di posti a disposizione dove gli immigrati provenienti dal sud resterebbero per 48 ore prima di essere assegnati a strutture specifiche. E si deve far presto: «sono annunciati 200 profughi in Veneto nelle prossime ore».
Ma dietro a questa richiesta di aiuto si nasconde anche una velata minaccia. Chi non lo fa subìrà l'iniziativa del governo. «Se non ci fosse l'auspicata condivisione, continueremo ad operare noi, come abbiamo fatto fin qui, evitando qualsiasi impatto negativo con la popolazione, visto che, finora, non c'è stato alcun caso di reato».
Insomma anche Padova potrebbe mettere a disposizione strutture nell'ambito della ripartizione decisa a livello nazionale. Il Prefetto ieri ha detto che si tratterebbe di due caserme, senza fare nomi. «Una la escluderei, perché all'interno della città» ha precisato. E in questo caso potrebbe trattarsi della caserma Romagnoli a Chiesanuova: 153mila metri quadrati di cui 22mila coperti. Dipende dal Quinto reggimento Artiglieria contraerei di Rovigo. È vuota. Dentro ci dormivano i militari dei pattuglioni per la sicurezza. Dovrebbe essere scartata anche la caserma Pierobon del 32. Reggimento trasmissioni, sempre a Chiesanuova, e soprattutto in funzione.
Via queste restano l'ex base aeronautica del Comando del Primo Roc a Giarre: 65mila metri quadrati di cui 11mila coperti. Un tempo sede logistica del controllo operativo dei cieli del nord est dal Monte Venda. Chiusa dal 1998 ma è ancora buona dal punto di vista strutturale.
La terza opzione, forse la migliore perché distribuita su 242mila metri quadrati e per il suo isolamento, è la ex base missilistica di Bagnoli di Sopra, nella bassa padovana. Distribuita su 59mila metri quadrati (7mila 400 coperti) è stata chiusa dal 2007 quando se ne andò l'80. Gruppo Intercettori e con esso circa 300 persone che ci lavoravano. La base era stata ristrutturata da poco.

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