Sedicenne stuprata, la Procura riapre l'inchiesta La difesa sollecita una perizia psichiatrica

Giovedì 17 Aprile 2014
(L.I.) Le gravi accuse erano state archiviate per l'inattendibilità della vittima. Dopo la nuova denuncia la Procura ha deciso di riaprire il caso e di chiedere il rinvio a giudizio. F.S., 52 anni, di Campo San Martino, rischia di finire sotto processo con un'accusa infamante. Quella di aver abusato di una ragazza all'epoca sedicenne. L'udienza preliminare davanti al giudice Mariella Fino non ha avuto storia per un vizio di notifica. Ma la difesa dell'imputato, affidata all'avvocato Stefano Fratucello, ha annunciato battaglia. Verrà chiesta al giudice una perizia medico legale, nelle forme dell'incidente probatorio, per accertare lo stato di salute mentale della ragazza. F.S. è sulla graticola ormai da tre anni. La prima denuncia era stata redatta da un'assistente sociale della struttura in cui la ragazza era ricoverata per problemi di salute. Era il 2011. L'allora diciottenne si era confidata con la professionista che non aveva perso tempo nel recarsi dai carabinieri. Secondo la presunta vittima l'uomo ne avrebbe abusato in una serata dell'estate 2009, approfittando del rapporto di conoscenza con la madre della giovane cittadellese. Il pubblico ministero Sergio Dini avrebbe voluto raccogliere la sua testimonianza ma i medici non l'avevano consentito. La ragazza soffriva di crisi di schizofrenia e non sarebbe stata in grado di reggere un interrogatorio. Il magistrato era tornato alla carica alcuni mesi dopo ma inutilmente. Nel frattempo il presunto stupratore aveva negato con decisione gli addebiti definendo fantasioso il racconto della ragazza. L'inchiesta era finita in archivio. Dopo poche settimane la giovane - era il novembre 2012 - si era presentata in questura per denunciare i fatti. E aveva confermato di essere stata abusata da quell'uomo. Il pm Dini aveva allora riaperto il fascicolo e interrogato la presunta vittima. Stando al suo racconto la violenza sessuale sarebbe stata effettivamente consumata. La parola passa ora al giudice.