Proposte indecenti al telefono, giovane molesta la vicina di casa

Mercoledì 25 Novembre 2015
(L.I.) Viveva in preda all'ansia e alla paura. La notte non chiudeva occhio ed era costretta ad assumere farmaci. Di giorno poi temeva di incontrarlo per strada. È l'incubo vissuto da una 45enne di Villafranca, bersaglio delle telefonate ad alto contenuto erotico e con richieste esplicite di prestazioni sessuali da parte di un vicino di casa. In preda al terrore, la poveretta aveva dovuto cambiare le proprie abitudini di vita. A confermarlo davanti al giudice monocratico Claudio Marassi è stato il convivente della donna. Sul banco degli imputati, con l'accusa di stalking, si trova Matteo Celadin, 31enne domiciliato a Camisano Vicentino. Secondo l'accusa il giovanotto si divertiva a bersagliare di chiamate, sia durante il giorno che in piena notte, la vicina di casa. All'epoca - dall'inizio del 2011 e nei primi mesi del 2012 - aveva preso di mira la 45enne continuando a telefonarle, senza qualificarsi e utilizzando un numero sconosciuto. Si faceva vivo in media ogni 15-20 giorni. Quindici, se non venti chiamate al giorno, farcite di dichiarazioni d'amore, grossolani apprezzamenti e proposte indecenti. A partire dall'ottobre 2011 Celadin avrebbe addirittura rincarato la dose appostandosi nei pressi dell'abitazione della vicina in maniera da poterne controllare gli spostamenti. Non appena la vedeva rientrare iniziava a contattarla al telefono alzando il tono di voce e ansimando, come se stesse simulando uno stato di eccitazione. La vicina temeva anche per l'incolumità della figlia minorenne.

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