«La sistemazione del Servizio di Terapia occupazionale dell'Ulss 16 è assolutamente inadeguata. Un esempio: le barelle non entrano nei bagni, così i pazienti vengono lavati con le brocche d'acqua in un locale attiguo. I dirigenti sanitari padovani hanno assicurato che si tratta di una soluzione temporanea, ma sulla vicenda presenteremo comunque una nuova interrogazione in Regione, visto che quella precedente non ha avuto alcuna risposta». Lo afferma in una nota il capogruppo regionale di Italia dei Valori Antonino Pipitone.
«Il 1. luglio scorso abbiamo depositato in Regione un'interrogazione. Da parte dell'assessore Coletto, finora, solo silenzio. Così - racconta il Pipitone - sono tornato a visitare i nuovi e angusti locali di quel all'ospedale ai Colli dove, a causa della ristrutturazione della precedente struttura, sono stati trasferiti i soggetti neuromotulesi con gravissima disabilità motoria e psichica. Spero davvero che l'attuale sistemazione sia solo temporanea, perché quanto ho visto non può essere accettato. La nuova sede è del tutto insufficiente: in un'unica stanza gli utenti devono fare tutte le attività, anche mangiare. I bagni non sono adatti, le barelle non entrano, nell'infermeria manca il lavandino, non è più possibile fare psicomotricità visto che manca la palestra e nella sala polivalente i materassoni da 80 cm non entrano. Alla Regione chiedo quale sarà il destino del reparto e cosa farà per garantire la continuità di cure ai suoi utenti».
«Il 1. luglio scorso abbiamo depositato in Regione un'interrogazione. Da parte dell'assessore Coletto, finora, solo silenzio. Così - racconta il Pipitone - sono tornato a visitare i nuovi e angusti locali di quel all'ospedale ai Colli dove, a causa della ristrutturazione della precedente struttura, sono stati trasferiti i soggetti neuromotulesi con gravissima disabilità motoria e psichica. Spero davvero che l'attuale sistemazione sia solo temporanea, perché quanto ho visto non può essere accettato. La nuova sede è del tutto insufficiente: in un'unica stanza gli utenti devono fare tutte le attività, anche mangiare. I bagni non sono adatti, le barelle non entrano, nell'infermeria manca il lavandino, non è più possibile fare psicomotricità visto che manca la palestra e nella sala polivalente i materassoni da 80 cm non entrano. Alla Regione chiedo quale sarà il destino del reparto e cosa farà per garantire la continuità di cure ai suoi utenti».
