(F.Capp.) Un volo sanitario urgente, proveniente da Palermo, è giunto domenica sera all'aeroporto Gino Allegri. A bordo un paziente con un quadro clinico molto grave, bisognoso di cure ultraspecialistiche. Affetto da una seria patologia epatica, ha affrontato un viaggio di oltre mille chilometri per trovare la salvezza nella nostra Azienda ospedaliera universitaria. È già il quarto volo sanitario atterrato nel 2015 nello scalo padovano. «L'ennesima conferma che si tratta di un polo aeroportuale strategicamente utile - commenta Roberto Carfagna, presidente del consorzio Padova Fly Service Scarl - insieme al Consiglio di amministrazione abbiamo così coronato con grande soddisfazione il primo semestre di gestione operativa dell'Allegri: oltre ai voli sanitari c'è sempre l'impegnativa attività quotidiana del 118». E il nodo Suem 118 è ancora da risolvere dopo che Enac, l'Ente nazionale aviazione civile, un mese fa ha intimato la chiusura dell'hangar in uso da quindici anni al Servizio di urgenza ed emergenza medica, causa la mancanza della certificazione antincendio. Uno sfratto cui ha ovviato l'Aeroclub che ha messo a disposizione il suo hangar per non lasciare il prezioso elicottero del 118 a dormire all'aperto. La situazione di fortuna è destinata a perdurare a lungo, almeno fino a quando non si addiverrà alla decisione di porre l'hangar a norma. Servono 40mila euro, e a metterli potrebbe essere la Camera di Commercio.
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