Parco Iris: braccia di ferro tra Legambiente-Comune

Giovedì 30 Ottobre 2014
(Al.Rod.) Torna la polemica sul parco Iris. A puntare il dito contro palazzo Moroni è Legambiente che accusa l'amministrazione Bitonci di aver dato il via libera in commissione urbanistica a nuove edificazioni all'interno dell'area verde. «Da anni la nostra associazione e gli abitanti della zona si battono contro la prevista edificazione delle aree verdi nei pressi del parco Iris. Un'area essenziale per la formazione di una rete ecologica in grado di ridurre l'inquinamento» spiega Sergio Lironi, presidente onorario di Legambiente. «Si tratta di una zona che non deve essere edificata  perché a Padova l'edilizia popolare vede  più di 10mila case  invendute - aggiunge - Bitonci, nel suo programma elettorale aveva dichiarato di voler salvaguardare i cunei verdi e di voler rimettere in discussione le previsioni edilizie». «E non solo: Il Comune e la commissione Urbanistica, nonostante le denunce di Legambiente, non ha  ravvisato gli evidenti vizi di legittimità dovuti in particolare all'assenza ad alcune firme dei proprietari, necessarie per attestare uno dei fondamentali requisiti richiesti, ovvero il possesso di almeno il 75% dell'area su cui avviare il primo stralcio di lottizzazione» dice ancora Lironi che poi conclude: «C'è da chiederci perché, a fronte dei precisi e circostanziati dubbi di legittimità il sindaco in commissione urbanistica abbia dichiarato che la domanda di lottizzazione presentata il 2 ottobre 2014, in spregio della legge, poteva essere accettata. Perché sono stati eseguiti interventi per evitare nuovi allagamenti? Non ci risulta ad esempio che sia stata realizzata la nuova idrovora per lo scarico delle acque».
«Se avessimo potuto decidere nel 2007, il 100% dell'area Forcellini-Canestrini oggi sarebbe parco Iris. Purtroppo per i padovani, all'epoca il sindaco era Flavio Zanonato che, per chissà quali motivi, decise di non riclassificare a verde pubblico l'area, per la gioia di qualche amico. Così come decise, successivamente, di non portare ad attuazione la proposta del piano presentata durante il suo mandato, per non suscitare polemiche» ribatte l'assessore al Verde Fabrizio Boron che poi aggiunge: «Lunedì scorso il sindaco ha spiegato l'iter del progetto-Zanonato, che grava sulla zona, ai componenti della commissione urbanistica. Ha ribadito che il parco Iris non sarà ridotto di un centimetro. Ha specificato che, grazie all'impegno della nuova amministrazione, il 70% dell'area verrà accorpato al parco esistente e, sulla sua superficie, cresceranno prati, fiori e alberi». «Solo il 30% di quest'area sarà interessato da nuove cubature - prosegue Boron - Tutto questo è possibile grazie all'assunzione di responsabilità della giunta, che non ha nascosto la testa sotto la sabbia, ma affrontato una delle questioni irrisolte, che la giunta precedente, ha colpevolmente rimandato» «Abbiamo voluto evitare che i padovani pagassero milioni di euro per ricorsi persi davanti al Tar e, peraltro, che la nomina di un commissario ad acta privasse l'amministrazione della possibilità di contrattare con i proprietari il nuovo progetto edilizio. La perimetrazione in oggetto è, di per sè, obbligatoria, ma i vincoli che siamo riusciti ad imporre sono decisamente migliorativi».

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