Nuovo ospedale: Fi e Pd si alleano e arruolano Conte

Giovedì 31 Luglio 2014
Tutti uniti nella difesa del nuovo ospedale. Appello alla Regione: «Zaia non mollare». Oddio, tutti non proprio. A qualcuno la mozione trasversale proposta dai consiglieri regionali padovani, proprio non piace. Basta leggere a lato cosa ne pensa il sindaco. Perché dentro c'è un piccolo particolare.
LA RICHIESTA

La richiesta al presidente della Regione perché "adotti con urgenza tutti gli atti necessari per realizzare una nuova struttura che garantisca servizi sanitari, didattica e ricerca di "eccellenza" alla popolazione veneta, italiana ed europea" pone una condizione: "Padova deve avere un nuovo ospedale, da realizzare in un sito diverso dall'attuale sede, perché risulta impossibile ristrutturare l'attuale complesso di via Giustiniani". Insomma, l'esatto contrario di quello che sostiene il sindaco.
I FIRMATARI

Primo firmatario è il presidente del Consiglio Clodovaldo Ruffato ed è sottoscritta da Leonardo Padrin (Fi), presidente della commissione Sanità, Piergiorgio Cortelazzo e Marino Zorzato (Ncd), Claudio Sinigaglia, Piero Ruzzante e Mauro Bortoli del Pd e da Santino Bozza (gruppo misto). C'è anche - sorpresa ma fino a un certo punto - il nome di Maurizio Conte, assessore regionale all'Ambiente in quota Tosi. Mentre mancano ma, dice Ruffato, sarebbero d'accordo, anche Pipitone (Idv) e la Lazzarini (Lega). Peraro (Udc) si sarebbe sfilato.
SORPRESA CONTE

Prima di fare qualsiasi altra considerazione quella che "pesa" tra i sottoscrittori è la firma di Maurizio Conte. L'assessore di fede tosiana è sempre stato acerrimo nemico di Bitonci, con il quale si è conteso più volte la segreteria provinciale. La sua sortita potrebbe sembrare l'ennesimo squarcio nella Lega, divisa in tre pezzi. Lui se la cava così: «L'interpretazione che do io della parola "l'attuale sede" significa quella pensata fino ad ora, il progetto di Padova ovest. Io ero per un'altra zona quella dell'aeroporto Allegri (e con lui la Lega di allora ndr). Ma bisogna andare avanti, dare risposte».
IL RUOLO DI PADRIN

Un altro la cui posizione è da seguire con attenzione è il presidente della commissione Sanità, Leonardo Padrin. Con la mozione lui chiede di fare l'ospedale in qualsiasi posto, ma farlo. I consiglieri di Forza Italia in Comune (un vicesindaco e due assessori in Giunta) saranno invece chiamati ad esprimersi da Bitonci sulla sua idea di via Giustiniani. Risposta: «Il futuro della sanità padovana è più importante di un partito». Ma andiamo sul ragionamento. «È stata fatta la cosa peggiore, non scegliere. Ma se il Comune non vuole Padova ovest e la Regione dice che non si può fare nel sito attuale dobbiamo trovare un'alternativa. Io volevo la ristrutturazione del sito attuale ma se c'è un'altra idea non mi tiro indietro. La sanità padovana ha bisogno di una prospettiva, ma non appartiene solo a Padova, intesa come centro del mondo». Il sottinteso è chiaro: se l'area attuale non va bene cerchiamo in un altro comune. «Ma i due soggetti, Regione e Comune, devono trovare una sintesi».
VALDO RUFFATO

Lui è il primo firmatario ed è anche il presidente del consiglio regionale (Ncd). «Rinunciare è una pazzia, significa far retrocedere tutta la scuola medica padovana, non avere più un'Università all'avanguardia. E ritornare indietro con i finanziamenti. Il sito attuale sarebbe troppo costoso pertanto io dico: non importa dove, la località la scelgano i padovani, ma bisogna ripartire». Ce n'è anche per Bitonci e il cartello dei perdenti: «Io ho preso 14 mila voti, non so di quali perdenti stia parlando. E comunque anche la Lega ha avuto le sue oscillazioni se guardiamo alle politiche. Infine gli ricordo che a Padova ha vinto con l'aiuto di tutti il centrodestra».
LE SVOLTE DEL PD

«Sul polo ospedaliero è in atto uno scontro tra il presidente Luca Zaia e il sindaco Massimo Bitonci, che pochi giorni fa è stato sbugiardato in Commissione sulla possibilità di costruire quello nuovo sul vecchio. In materia, la nostra posizione non potrebbe essere più chiara: si vada avanti con il progetto di edificare il complesso a Padova Ovest, con i suoi 1.000 posti letto per gli interventi di eccellenza, nel quadrante attiguo al nuovo stadio. E quello di via Giustiniani, assorba i rimanenti 700 a tutela dell'Ulss 16, e diventi presidio socio-assistenziale». Questo aveva detto il gruppo consiliare Pd ieri mattina. Obiettivo: «Chiedere a Zaia un dibattito per perseguire l'obiettivo già delineato nella programmazione regionale di costruire il nuovo polo ospedaliero a Padova Ovest. E senza ricorrere a project financing ma utilizzando solo finanziamenti pubblici». Poi ha aperto a ogni sito.
«Padova Ovest sarebbe a rischio idrogeologico? Non scherziamo – aggiunge il presidente della commissione Sanità, Claudio Sinigaglia – Nel Pat e nel Pati non c'è alcun vincolo del genere. E secondo il Piano di assetto idrogeologico, l'area non è degna di attenzione per tale rischio». (ha collaborato Vettor Maria Corsetti)

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