No global: «Vogliono delegittimare il dissenso»

Sabato 28 Febbraio 2015
(m.zi.) Una sessantina di attivisti del centro sociale Pedro e dell'Adl Cobas hanno assistito in tribunale all'arringa dell'avvocato Aurora d'Agostico nell'ambito del processo per i disordini durante la manifestazione del 14 novembre 2012. Processo che ieri ha visto oltre all'arringa difensiva anche gli interventi degli avvocati di parte civile. Presenti anche alcuni degli imputati, tra cui Zeno Rocca, cui nelle scorse settimane era arrivato il foglio di via da Padova. Gli attivisti hanno voluto spiegare le ragioni della loro presenza: «Il 14 novembre eravamo in tanti - spiegano i pedrini - alle istanze sociali portate avanti dal movimento contro l'austerity a livello europeo la risposta è stata «fracassateli», come si vede in uno dei video. Queste azioni mirano a delegittimare il dissenso». Gli attivisti hanno anche spiegato che contro i provvedimenti come il foglio di via, che ha colpito nei giorni scorsi un altro militante del Pedro, sono stati presentati dei ricorsi in Prefettura. Da parte dei sindacalisti di Adl invece è stato sottolineato come «i processi contro chi lotta vengono celebrati in fretta, mentre quelli che tutelano i diritti vengono posticipati». In mattinata infatti era stato rinviata al 30 novembre l'udienza per i tre netturbini licenziati da una cooperativa che lavorava in appalto per AcegasAps. Sul tema del «Diritto al dissenso» il coordinamento di Padova Città Aperta ha lanciato per il 12 marzo alle 21 nella sala Anziani di Palazzo Moroni un convegno con gli interventi di Giovanni Palombarini, Giuseppe Mosconi, Luigi Manconi e Annamaria Alborghetti.(((ziliom)))

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