Macchina da 8 milioni di euro Sarà il "cecchino" dei tumori

Martedì 27 Gennaio 2015
A tagliare il nastro per l'avveniristica apparecchiatura, il meglio del meglio che c'è su piazza, sono stati il presidente Zaia con il sindaco Bitonci, il rettore Zaccaria e Antonio Finotti, Presidente della Fondazione Cariparo. Da ieri in ospedale unica in Italia e tra le dieci più avanguardiste d'Europa, funziona la Pet/Rm, apparecchiatura tomografica ad emissione di positroni combinata con la risonanza magnetica.
Metterla al Giustinianeo ha mangiato ben il 65 per cento del costo complessivo ma la macchina permette l'esecuzione simultanea, appunto, di indagini Pet (Positron emission tomography) e di Risonanza magnetica (Rm). È costata la bellezza di 7 milioni 785 mila euro, più 400 mila per l'aggiornamento antisismico della struttura che la ospita: l'Azienda ospedaliera ha contribuito con 1 milione 424 mila euro, mentre il "grosso" l'ha messo la Fondazione Cariparo, stanziando 5 milioni 460 mila euro per l'acquisto della strumentazione e 1 milione 300 mila euro per l'introduzione del macchinario al Giustinianeo.
«Possiamo sfruttare, con un'unica indagine diagnostica le informazioni fornite da queste due metodiche: funzionalità e vitalità cellulare con la Pet e morfologia e caratterizzazione dei tessuti con la Rm. Questa nuova modalità "ibrida" di diagnostica d'immagini rappresenta - ha spiegato ieri, al taglio del nastro, Franco Bui, responsabile dell'Unità operativa di Medicina nucleare - la frontiera più avanzata del molecular imaging». Alla presentazione con il direttore generale dell'azienza ospedaliera Claudio Dario c'erano anche l'assessore veneto Coletto, il presidente della V Commissione regionale Padrin, il suo vice Sinigaglia.
La Pet/Rm risulta molto utile per la diagnosi e la stadiazione delle neoplasie, in particolare quelle cerebrali, di collo, mammella, fegato e apparato uro-genitale. Un importante vantaggio, rispetto alla tradizionale Pet/Ct, è la forte riduzione dell'esposizione dei pazienti alle radiazioni ionizzanti, poiché la risonanza utilizza campi magnetici al posto dei raggi X; per questo è indicata per la ricerca delle patologie neoplastiche nei bambini.
I progetti approvati dal Ministero della Salute riguardano l'utilizzo della Pet/Rm nel cancro cerebrale, nel linfoma di Hodgkin e nei tumori solidi extra-cranici in età pediatrica; ne sono in avanzata fase di elaborazione altri che riguardano lo studio di sclerosi multipla, demenze, mieloma multiplo e epatocarcinoma. In particolare la macchina ha un sistema laser che permette l'individuazione perfetta della lesione tumorale e può indicare al computer della radioterapia la zona esatta dove intervenire, senza danneggiare altre cellule.
«Mentre Renzi continua a tagliare noi continuiamo ad investire e a realizzare il nostro programma di innovazione tecnologica, con 70 milioni di euro l'anno» ha detto Zaia. Mentre Finotti ha sostenuto: «È un'iniziativa coraggiosa, noi ci abbiamo creduto e ora ce l'abbiamo per primi». Operativa su un solo turno (ore 7-14), la Pet/Rm presto dovrebbe raddoppiare l'operatività.

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