Luca Claudio: «È vergognoso: ora sorveglianza 24 ore su 24»

Lunedì 14 Dicembre 2015
(E.G.) Dopo l'operazione di sgombero di ieri, si profilano guai grossi per l'Enpam, l'ente previdenziale dei medici proprietario dell'hotel Magnolia. Il sindaco Luca Claudio, una volta informato degli esiti degli accertamenti condotti dai carabinieri della compagnia termale e dagli agenti della Polizia locale, minaccia ora misure drastiche contro la proprietà dell'ex stabilimento alberghiero di via Volta dove sono state trovate dieci persone accampate e persino una bambina di appena un anno e mezzo.
«Ho dato disposizione agli uffici comunali - dichiara Claudio - di emanare immediatamente un'ordinanza nei confronti dell'Enpam. Un provvedimento che prevede obbligo di pulizia, igienizzazioni di tutte le aree, la messa in sicurezza e la presenza di un guardiano per tutte le ventiquattro ore. La condotta dell'ente è vergognosa».
Accedere al Magnolia è un gioco da ragazzi. Nessuna sorveglianza, il retro che si affaccia su una via stretta e deserta e muri di recinzione così bassi che anche un ragazzino potrebbe scavalcarli senza difficoltà. Ora, in caso di inadempimento da parte dell'ente proprietario, potrebbero anche scattare delle sanzioni da parte dell'amministrazione comunale. «In quell'albergo -prosegue Claudio - è stato trovato di tutto, persino una persona affetta da tbc. Ma questo controllo - promette - rappresenta solo l'inizio. Passeremo al setaccio ogni centimetro del territorio della nostra città. Non molliamo nemmeno anche sul fronte dei continui accertamenti sul fronte dei forti che purtroppo continuano, nonostante il dispiegamento enorme di forze dell'ordine».
Appare comunque assai improbabile che sussista un collegamento fra le dieci persona trovate a bivaccare all'interno del Magnolia e la recente ondata di effrazioni ai danni delle abitazioni private in vari quartieri della città, compiute da malviventi di professione che usano trapani di ultimo modello e metal detector. Per evitare future intrusioni negli ex alberghi, un'ipotesi allo studio è quella di sigillare gli ingressi con paratie in cartongesso che di fatto li rendano inaccessibili agli estanei.

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