(L.P.) Tre immigrati feriti. È il bollettino della rissa, scoppiata di sera nella residenza di via Abate Barbieri di Torreglia Alta, che ospita una cinquantina di migranti, inseriti nell'operazione di emergenza condotta dalla prefettura ed affidata alla Cooperativa "Eco Officine".
I tre stranieri feriti sono stati accompagnati dai responsabili dei servizi al Pronto soccorso di Abano e dimessi nelcorso della stessa serata. A riferire dell'incidente è lo stesso sindaco di Torreglia, Filippo Legnaro. «Non a caso - ha spiegato il primo cittadino - proprio nei giorni scorsi, ci erano arrivate alcune segnalazioni da parte di residenti confinanti con il domicilio dei migranti, relative a litigi sempre più frequenti. Segno che la convivenza all'interno dell'abitazione è diventata difficile». A renderla tale, secondo Legnaro, è il numero di ospiti, ormai al limite delle possibilità di gestione. Ecco il motivo, secondo il sindaco, per il quale il numero dei circa 50 migranti presenti, dovrebbe essere assolutamente ridimensionato.
«Con i vertici della cooperativa - precisa Legnaro - è stato fatto un confronto fra i loro indici di abitabilità e quelli prodotti dal nostro ufficio tecnico. È unanime il consenso sulla necessità di ridurre il numero dei presenti a poco più di una trentina di persone, trovando una residenza protetta per i tre minori inclusi nel gruppo. E ridimensionare in tal modo tensioni che cominciano ora a preoccupare anche i più tolleranti dei nostri residenti».
I tre stranieri feriti sono stati accompagnati dai responsabili dei servizi al Pronto soccorso di Abano e dimessi nelcorso della stessa serata. A riferire dell'incidente è lo stesso sindaco di Torreglia, Filippo Legnaro. «Non a caso - ha spiegato il primo cittadino - proprio nei giorni scorsi, ci erano arrivate alcune segnalazioni da parte di residenti confinanti con il domicilio dei migranti, relative a litigi sempre più frequenti. Segno che la convivenza all'interno dell'abitazione è diventata difficile». A renderla tale, secondo Legnaro, è il numero di ospiti, ormai al limite delle possibilità di gestione. Ecco il motivo, secondo il sindaco, per il quale il numero dei circa 50 migranti presenti, dovrebbe essere assolutamente ridimensionato.
«Con i vertici della cooperativa - precisa Legnaro - è stato fatto un confronto fra i loro indici di abitabilità e quelli prodotti dal nostro ufficio tecnico. È unanime il consenso sulla necessità di ridurre il numero dei presenti a poco più di una trentina di persone, trovando una residenza protetta per i tre minori inclusi nel gruppo. E ridimensionare in tal modo tensioni che cominciano ora a preoccupare anche i più tolleranti dei nostri residenti».
