Ladro di biciclette in fuga travolge e ferisce un'anziana

Giovedì 17 Aprile 2014
Attimi di tensione, ieri mattina, in via Umberto I. Un uomo ha appoggiato la sua bici sul muro adiacente la farmacia ma, appena entrato, ha visto che gliela stavano rubando. È uscito urlando per dare l'allarme, il ladro ha accelerato la pedalata e ha investito Marina Falleti, 83 anni, gettandola rovinosamente a terra, tanto che si è reso necessario il trasporto al pronto soccorso. Mancava poco a mezzogiorno quando l'autore dell'investimento, un giovane nordafricano, si è liberato della bici e ha gettato lo zaino che teneva in spalla facendo perdere le proprie tracce nonostante due passanti abbiano cercato di inseguirlo. Sul posto è intervenuta una pattuglia della polizia. I poliziotti hanno restituito la bici al legittimo proprietario e hanno sequestrato lo zaino che conteneva arnesi da scasso. La vittima dell'investimento, l'anziana Marina Falleti, ha raccontato quanto le è accaduto mentre era ancora stesa sulla barella del pronto soccorso dell'ospedale civile ad aspettare la Tac.
«Non si può più uscire nemmeno di giorno, vuol dire che mi chiuderò in casa. È stato un attimo, camminavo tranquilla e mi ha investito, sono caduta distesa, ho battuto forte la schiena e soprattutto la testa. Sono entrata in ospedale con un forte senso di nausea e non posso muovere la testa perché ho le vertigini, spero non sia nulla di grave. Mi hanno già fatto le radiografie e non ho fratture ma mi fa tanto male». L'ottantatreenne spiega che da giorni voleva recarsi alla basilica del Santo per confessarsi in vista della Santa Pasqua. «Ho deciso che sarei andata al Santo, mi sono svegliata ho preso l'autobus e sono arrivata in centro. Sono entrata in Basilica e ho atteso molto il mio turno, c'era tantissima gente, poi ho ascoltato la messa delle 11 quindi mi sono avviata alla fermata del 13 per tornare al Sacro Cuore dove abito - ha continuato l'anziana - Ho fatto pochi passi e sono arrivata alla farmacia, nonostante l'ora ero solo per strada. Ho sentito urlare e ho visto un uomo che gridava contro il ladro che gli aveva rubato la bicicletta e subito mi è venuto addosso. Sono caduta distesa, fortunatamente, ho visto che ha buttato la bicicletta ed è scappato a piedi. Poi sono arrivati due ragazzi che mi hanno aiutato, mi hanno dato un po' d'acqua e sono rimasti vicino a me fino all'arrivo dell'ambulanza. Sono stati molto gentili».
Poi Marina Falleti ha smesso di parlare. Si è toccata la testa e ha pianto per il dolore. Quindi ha ripreso: «Le radiografie sono buone, mi hanno tolto anche il collare, spero proprio che non ci sia nulla di grave anche se le botte in testa sono pericolose e bisogna aspettare. Vorrei tornare a casa ma io vivo sola, mio figlio è a Roma dove lavora, ma non ho voluto allarmarlo, prima voglio capire cosa mi è successo poi lo avviserò. Intanto ho avvisato delle amiche che mi faranno compagnia. Non so nemmeno se chi mi ha investito è stato preso, io non sono padovana ma vivo qui da 50 anni. Forse non dovevo uscire, ma se non si può farlo neanche di giorno starò chiusa in casa».