La figlia dell'anziana: «Continuano a entrare e a provocare danni»

Venerdì 21 Novembre 2014
Ennesima occupazione di una casa disabitata scoperta ieri mattina in città. Ad avvisare i carabinieri l'ex mobiliere Paolo Marangon che, come ogni mattina con la moglie Lucia Zago, dalla sua abitazione di Pontevigodarzere era arrivato in via Gramsci 8 per curare l'abitazione. Ad insospettirlo due biciclette lasciate nel grande e curato giardino. All'interno della casa quattro cittadini romeni. «È la tredicesima volta in 5 anni che entrano in casa per bivaccare, l'ultima volta era accaduto il 26 luglio scorso. Non sappiamo più cosa fare, abbiamo messo le porte di sicurezza e saracinesche sui terrazzi. Ora ho chiamato un'impresa edile che ha sistemato per rinforzare porte e finestre - racconta amareggiata Lucia Zago -. Questa volta non hanno rotto nulla anche perché abbiamo svuotato tutte le stanze. Però pensavano di trovare forse denaro nascosto perché hanno tolto perfino la copertura della caldaia. Avevamo smontato anche i letti, c'erano dei materassi nel garage, li hanno presi ,portati al piano di sopra dove hanno organizzato una specie di dormitorio nel soggiorno buttando a terra i materassi, dei cuscini di alcune vecchie poltrone e le coperte».
Lucia Zago spiega che la casa è rimasta disabitata dopo la morte della madre ma è sempre stata tenuta molto curata. «Due settimane fa abbiamo fatto sistemare il giardino, le potature degli alberi sono fresche, la casa è sempre stata tenuta in perfetto ordine facendo anche tutti i lavori di manutenzione necessari - continua Zago -. Questa è la casa dove sono cresciuta, mi sono trasferita quando mi sono sposata, e dove mia mamma ha vissuto fino alla sua morte. Un'abitazione che mi costa circa 2000 euro di Imu e che abbiamo continuamente sistemato dopo le occupazioni. Questa volta sono entrati rompendo il vetro della finestra del bagno, una strada particolarmente difficile in quanto è divisa in due finestrine piccole ma ce l'hanno fatta lo stesso. Ora abbiamo messo una barriera anche su questa finestra».
La donna racconta anche di come abbiano dovuto cambiare i rubinetti dell'acqua utilizzati per il giardino, divelti in una precedente occupazione. «Li abbiamo sostituiti e resistono ma, l'estate scorsa - chiude scuotendo la testa - sono arrivata e c'era un gruppetto di persone in giardino completamente nude che si stavano lavando. Ho avuto paura sono entrata e me ne sono trovato uno a pochi centimetri di distanza». Non si capacita dell'accanimento contro la loro casa Paolo Marangon: «Padova è invivibile sono anni che non cambia nulla».
Chiede una risposta unitaria di tutte le forze dell'ordine e degli Enti presenti in città l'assessore Maurizio Saia. «Contro un Governo che non si fa carico di tutta la feccia che arriva qui, contro leggi che non difendono ne tutelano il cittadino rimane solo una costante presenza sul territorio - sbotta Saia -. Per lunedì prossimo è convocato il tavolo per la sicurezza. Chiederò una risposta, unitaria l'amministrazione da sola non può farsi carico di tutto, Padova sta vivendo problemi mai avuti prima ma va ripulita, la città non merita questo».

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