Influenzò il testimone, altri 4 mesi all'assassina

Martedì 31 Marzo 2015
(L.L.) Alessandra Cusin ieri mattina era in aula. L'ergastolana ha ascoltato la lettura del dispositivo della sentenza del giudice monocratico Elena Lazzarin che l'ha condannata a 4 mesi di reclusione per intralcio alla giustizia aggravato. Aveva cercato di influenzare il testimone chiave dell'inchiesta che l'ha fatta condannare all'ergastolo. L'imputata era difesa dall'avvocato Enrico Cogo. Il testimone chiave Mauro Franco si era costituito parte civile con Paola Menaldo. Deve dargli una provvisione di 1550 euro.
Alessandra Cusin è stata condannata all'ergastolo per l'omicidio di Maria Armando, la donna uccisa con 21 coltellate nella sua casa di San Bonifacio (Verona) il 23 febbraio 1994. Nel novembre 2010 Mauro Franco, 51enne padovano, viene arrestato dai carabinieri. E in cella confessa che la sua ex fidanzata, Alessandra Cusin, gli aveva detto di essere stata lei (insieme alle figlie e ad altri due amici) ad uccidere la donna e infierire sul suo cadavere per simulare un delitto passionale. L'uomo diventa il teste fondamentale. E il 27 agosto 2011 Alessandra Cusin si era presenta a casa del suo ex. A lui e al fratello Edoardo dice che «Gliela avrebbe fatta pagare se lui avesse raccontato quanto sapeva al magistrato scaligero». In un'occasione avrebbe addirittura bussato a casa loro accompagnata da un'altra persona armata di coltello.

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