(I.Th.) Un flash mob per dire «no» alla violenza sulle donne e per una vera educazione alla sessualità: in occasione della giornata mondiale contro la violenza sulle donne, martedì prossimo, ieri, lungo via Roma, ha sfilato un corteo composto in prevalenza da donne giovani che hanno detto «basta» ad un fenomeno che è purtroppo in crescita. Come ha spiegato Milvia Boselli, coordinatrice del gruppo padovano "Se non ora quando", nel 2013, sono state uccise 179 donne, in Italia: «si tratta per lo più- ha confermato-di violenze che finiscono tragicamente, perpetrate all'interno della famiglia, all'interno del mondo affettivo. Purtroppo, il 90% di chi subisce violenza, non lo denuncia». Proprio per ricordare le vittime "silenti", per dare visibilità a quelle donne che non hanno coraggio o spazio o tempo per denunciare chi fa loro del male, nello striscione che ragazzi e ragazze padovani, ieri, hanno portato per le strade di Padova, erano state disegnate tante sagome femminili, vuote, in ricordo di chi subisce in silenzio. Moltissime le associazioni che hanno partecipato all'iniziativa: durante il corteo, sono state chiamate, una ad una, le donne che sono state uccise. Sara, Zhora, Giulia, Lucia, Ilaria, Donica e le altre hanno finalmente visto la luce, attraverso il ricordo delle loro coetanee che si battono, fermamente, perché il massacro abbia fine. «L'amore non è dominio né possesso- ha continuato la Boselli-la violenza nasce dallo squilibrio tra i due generi. Per migliorare la situazione, bisogna andare nelle scuole e far crescere, con la prevenzione, la cultura della parità uomo-donna».
Hai scelto di non accettare i cookie
La pubblicità personalizzata è un modo per supportare il lavoro della nostra redazione, che si impegna a fornirti ogni giorno informazioni di qualità. Accettando i cookie, ci aiuterai a fornire una informazione aggiornata ed autorevole.
In ogni momento puoi modificare le tue scelte tramite il link "preferenze cookie".