Il sindaco: «Ispezione dell'Ulss, se non c'è igiene chiuso tutto»

Martedì 7 Luglio 2015
(L.M.) Il sindaco Massimo Bitonci ha annunciato di aver richiesto all'Ulss un controllo delle condizioni igienico-sanitarie dell'ex caserma Prandina. «Ripeto da giorni che quell'area presenta problemi dal punto di vista igienico e sanitario. La Croce Rossa lo ha ribadito domenica quindi ho scritto all'Ulss e per conoscenza alla Prefettura, questo controllo - ha affermato Bitonci - una richiesta che naturalmente faccio in quanto, come sindaco, sono il responsabile per la città sia della sicurezza che per la sanità. Una verifica igienico sanitaria si rende necessaria in quanto l'ex caserma Prandina è un'area militare dismessa da anni. I fabbricati all'interno sono inagibili dal punto di vista urbanistico ed è l'area deputata a divenire parcheggio a servizio della città». Gli edifici prospicenti le tende montate dalla Croce Rossa sono in pratica ex alloggi ormai semi diroccati e pericolanti. Al loro interno si vedono ancora i resti di quelle che un tempo erano le cuccette dei soldati ridotte a un ammasso di ferro ruggine e ancora in alcune delle stanze si vedono parti di quelli che un tempo erano i materassi. Le imposte e le porte sono inesistenti se non per qualche pezzo di legno che ancora penzola dagli stipiti e gli ormai ex tetti presentano vistose crepe. Di fronte alla prima parte di questo fabbricato fatiscente sono stati installati, per ora, un paio di bagni chimici.
«Il problema sanitario esiste, nel primo gruppo di immigrati sono 8 quelli che sono stati accompagnati al pronto soccorso per problemi urgenti. Ci è stato riferito che uno di loro è stato anche ricoverato - chiude Bitonci - quindi ribadisco che, anche in base a questo fatto, ho chiesto il controllo dell'Ulss». Non si placa intanto lo scontro politico sulla questione immigrati. Il capogruppo della Lega, Davide Favero, e quello della civica Lista Bitonci», Alain Luciani, replicano alle affermazioni degli esponenti del PD Massimo Bettin segretario provinciale, Gianni Berno consigliere comunale e Claudio Sinigaglia consigliere regionale. «Secondo Bettin, Berno e Sinigaglia, se il prefetto Patrizia Impresa ha piazzato una tendopoli in centro, nell'area della ex caserma Prandina, la colpa è del sindaco, Massimo Bitonci - dicono - spieghino anche di chi è la colpa se la stazione di Treviso, dove il sindaco è il PD Gianni Manildo, è diventata un centro di smistamento di clandestini. Sarà mica "testardo" anche lui? Parrebbe di sì, visto che è al centro delle critiche del prefetto Morcone, tanto quanto il sindaco di Padova. E se lo è, i tre esponenti del Partito Democratico con chi stanno? Con Manildo o con Morcone? - chiedono - l'Italia è l'unico Paese in Europa a non saper affrontare il problema immigrazione. A chi obietta che la posizione geografica non ci aiuta, ricordiamo che i nostri vicini spagnoli e francesi, stanno governando l'emergenza con armi tutt'altro che spuntate, proprio perché i rappresentanti eletti dai cittadini hanno assunto in pieno il loro ruolo, senza timori e senza scaricare a valle, cioè sui sindaci, il problema».

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