Il "patto" blocca lavori per 18 milioni di euro

Martedì 16 Settembre 2014
(Al.Rod.) Scuole padovane, il Patto di stabilità blocca lavori per 18 milioni di euro. I soldi sono in cassa da anni, i progetti approvati, ma tutto rimane fermo a causa del rispetto dei vincoli imposti dall'Unione europea. È questa la realtà con cui deve fare i conti la Provincia che, tra le sue competenze, ha anche quella dell'Edilizia scolastica degli istituti superiori (gli asili, le scuole primarie e secondarie sono in capo ai Comuni). In tutto si tratta di 22 progetti che già da un paio d'anni avrebbero potuto trasformarsi in cantieri ma che per il momento sono rimasti al palo.
Il risultato? Ieri mattina migliaia di ragazzi sono tornati tra i banchi di scuola con i problemi di sempre: aule vecchie, laboratori non all'altezza dei tempi, impianti non a norma, con standard lontani da quelli europei.
Ma quali sono le scuole che, a causa del Patto di stabilità si sono viste bloccare gli interventi di restauro? Il Polo d'istruzione secondaria superiore di Cittadella, per esempio, avrebbe dovuto beneficiare di lavori infrastrutturali per un milione e 500 mila euro, ma i lavori non sono mai partiti. Stop anche ad un intervento da tre milioni di euro che avrebbe dovuto interessare tutti gli edifici scolastici di competenza provinciale. In cassa rimane anche il milione di euro che era destinato all'implementazione energetica dell'istituto Mattei di Conselve. Per l'istituto Girardi di Cittadella erano stati messi a disposizione un milione e 700 mila euro per la sostituzione dei serramenti e l'adeguamento energetico, anche in questo caso il "patto" ha bloccato tutto. Lo stop ai cantieri è scattato poi per il progetto esecutivo che prevedeva il rifacimento e l'impermeabilizzazione del tetto della succursale del Calvi di via Pietro d'Abano a Padova. In questi anni palazzo Santo Stefano aveva molto puntato sulle energie rinnovabili e in questo senso andava lo stanziamento di 780 mila euro per la predisposizione dei pannelli solari sui tetti dell'istituto Caro di Cittadella e del De Nicola a Piove di Sacco. Anche in questo caso, tutto bloccato. Stesso discorso vale per i 409 mila euro che dovevano servire alla succursale dell'istituto Selvatico di via Belzoni a Padova per ottenere la certificazione antincendio. Lo stop al certificato antincendio è scattato anche per il Curiel di via Pierobon a Padova, in questo caso il progetto era stato finanziato con 513 mila euro. Uguale situazione anche per il Conservatorio Pollini, per il quale erano stati messi sul piatto 610 mila euro. Insomma, i vincoli imposti dall'Unione, e ratificati dai vari governi che si sono succeduti negli ultimi anni, rischiano di far perdurare nelle nostre scuole una situazione di insicurezza che non è certo un buon viatico per l'inizio del nuovo anno scolastico. Non solo. In tempi di crisi come questi liberare 16 milioni di euro sarebbe una boccata d'ossigeno per un settore come quello dell'edilizia che da anni sta vivendo una situazione che definire drammatica non è eccessivo.

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