Il dolore della sorella sui social: «Ricordate Mauro assieme a noi»

Sabato 1 Agosto 2015
(F.G.) Mauro Guerra giace in una cella frigorifera dell'ospedale di Schiavonia. Ma il suo ricordo è più vivo che mai sui social network, dove amici e parenti non fanno che parlare di lui. La sorella Elena, infatti, ha chiesto a tutti quelli che conoscevano Mauro di chiederle l'amicizia su Facebook, annunciando l'avvio di molte iniziative legate alla memoria del trentatreenne di Sant'Urbano morto tragicamente mercoledì. La donna ha subito ottenuto una grande risposta da parte del popolo del web, e gli accessi alla sua bacheca personale sono aumentati in modo vertiginoso. Elena ha inoltre creato un logo - un semplice nastro nero intrecciato, sovrastato dalla scritta «rip Mauro» - che molti amici, veri e virtuali, del ragazzo hanno subito condiviso. Contemporaneamente è stata riattivata la vecchia pagina che Guerra utilizzava per i suoi lavori artistici, ma per renderla accessibile a tutti è stata trasformata in una «comunità» di Facebook. Sfogliando le pagine si possono trovare disegni che confermano come Mauro avesse una buona mano per la pittura. E c'è pure qualche schizzo preparatorio del «War project». Si tratta di una linea di magliette, create dal giovane appositamente per amanti della palestra, cultori del body building e per chi lavora nel settore della sicurezza nei locali. Le varie sfaccettature di un ragazzo complesso e controverso emergono quindi dalla rete, dove ognuno posta la sua verità. C'è chi dice che Mauro non era matto o malato, ma che soffrisse di una depressione perché non trovava una ragazza. E chi sostiene che il suo sogno fosse farsi una famiglia. Qualcuno lo definisce un gigante buono, altri parlano di un maestro e di una guida in campo artistico. Ci sono anche commenti sui fatti che hanno portato alla morte di Mauro: alla fazione pro-carabinieri si contrappone quella che vede nel tragico finale una colpa dell'Arma. Per fortuna gran parte degli amici e dei commentatori via web chiedono solamente silenzio e rispetto. Per i processi e le condanne c'è sempre tempo, ora tutti aspettano di conoscere la data dei funerali di Guerra.

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