Idee e proposte per dare nuova identità all'Arcella

Giovedì 17 Aprile 2014
C'è una Padova dentro Padova: il quartiere Arcella. Quarantamila abitanti di stribuite su un asse di quattro chilometri e inevitabilmente tante "anime". Con un obiettivo comune: fare in modo che il quartiere non sia più percepito come "confine dell'impero" e, soprattutto, basta con l'immagine stereotipata di una zona cittadina messa all'angolo da criminalità ed insicurezza.
Un tema su cui Confcommercio-Ascom Padova ha voluto organizzare un'assemblea aperta tenutasi martedì alla presenza dell'assessore al commercio Marta Dalla Vecchia, del vicepresidente vicario Ascom Patrizio Bertin, del direttore generale Ascom Federico Barbierato, affiancati dal neo responsabile Ascom del quartiere Arcella, Michele Tommasi e dal segretario per i quartieri di Padova Mirco Giacomello.
Tra gli argomenti specifici che si sono affrontati con spirito propositivo e con la consapevolezza che i soggetti coinvolti, proprio per la specificità del quartiere, devono crescere ancora, in modo da fornire un quadro esatto dell'esistente e favorire quindi un'efficace disamina dei problemi.
Dall'illuminazione insufficiente ai problemi legati alla richiesta di sicurezza, dall'esigenza di creare occasioni di rivitalizzazione del quartiere utilizzando anche lo strumento del mercato, svolto però dagli stessi operatori di zona, all'individuazione di aree critiche come quella del Bingo, che costituiscono fonte di richiamo per microcriminalità e delinquenza varia. Questo anche per fare in modo che l'Arcella non sia più protagonista in negativo sulla stampa locale in quanto quartiere insicuro ed emblema della Padova del degrado.