I migranti con i referti dei compagni: «Viviamo con tre malati di epatite B»

Mercoledì 2 Settembre 2015
«Siamo preoccupati. Alcuni profughi mi hanno mostrato dei referti di tre loro compagni di appartamento: risultano essere affetti da epatite b». Fabio Brasiliani abita in via Fermi a Mezzavia di Due Carrare, di fronte alle palazzine dove sono ospitati da un anno 27 migranti. È uno dei "portavoce" degli abitanti autoctoni. In passato ha anche organizzato delle riunioni sulla questione migranti insieme alla vecchia amministrazione guidata dall'ex sindaco Sergio Vason. «Sia chiaro, non vogliamo creare alcun allarme sociale - spiega - Ma la documentazione prodotta da un centro medico specializzato, di cui ora sono in possesso, non lascia certo tranquilli». Nella stessa, alla voce "Antigene di superficie epatite b" l'esito viene indicato come positivo. «Appena sono venuti a conoscenza della cosa, i migranti che condividono l'appartamento con i tre infetti mi hanno contattato. Ormai fra di noi si è creato un rapporto di confidenza. Speravano che potessi aiutarli in qualche modo. Non sono un medico; ho solamente raccolto le loro preoccupazioni». Secondo quanto raccontato da Brasiliani i tre ragazzi non sono in quarantena. «Ho pure parlato con loro - continua - Girano liberamente, fanno le cose di sempre. Vorremmo che le autorità competenti ci rassicurassero in merito a eventuali rischi di contagio». La trasmissione dell'epatite b avviene tramite esposizione a sangue infetto, o a fluidi corporei come ad esempio lo sperma. La malattia provoca un'infiammazione acuta del fegato, vomito, ittero e, raramente, porta alla morte. L'infezione si può prevenire con la vaccinazione. «Può essere che allo stato attuale non ci sia alcun pericolo di contagio - conclude Brasiliani - L'Ulss ci faccia sapere qualcosa». Durante un'assemblea pubblica che si è tenuta qualche mese fa nella sala civica di Mezzavia Maria Grazia D'Aquino, responsabile immigrazione dell'Ulss 16, disse che la situazione era sotto controllo. Nell'occasione illustrò come vengono effettuati gli screening medici una volta che i migranti arrivano nelle strutture di accoglienza della Provincia.

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