«Gli amici lo scuotevano, ma lui non c'era già più»

Domenica 20 Aprile 2014
Una morte piombata improvvisa come un fulmine, fra ragazzi che volevano trascorrere il Venerdì e il Sabato Santi in serenità e allegria. Dolore e incredulità fra gli accompagnatori della comitiva scoutistica di cui faceva parte Mattia Monesi, morto mentre dormiva assieme agli amici scout.
Pochissima la voglia di parlare. Andrea Danesi, capo del gruppo, tiene la testa china, la sua voce è flebile: «Mattia non aveva mai avuto problemi di salute. Questa mattina (ieri, ndr) ci siamo allarmati perché non si muoveva. I suoi amici hanno provato a scuoterlo. Niente. Non c'era più».
«Che volete che vi dica? È accaduto», allarga le braccia monsignor Guido Lucchiari, parroco di Santa Maria Maddalena. Non aggiunge altro. Non parla neppure don Franco Marin, parroco di Torreglia. L'animatore Enrico Galvani sta a testa bassa, pallido in volto, sgomento. Sono tutti molto tesi, di fronte all'ingresso del centro parrocchiale.
Manca poco alle 12,30. A minuti è atteso l'arrivo della madre di Mattia da Stienta. «Una vera tragedia: era figlio unico, la mamma era rimasta vedova quando lui aveva appena sei anni - commenta il sindaco Filippo Legnaro - Sono passato di fronte al centro parrocchiale e ho visto l'ambulanza e i carabinieri. Ho subito chiesto cos'era accaduto. I compagni di Mattia li abbiamo fatti partire immediatamente: erano distrutti. Il Comune ha messo a disposizione un autobus per riportarli a casa».
Arriva l'auto che accompagna la madre. Accosta al marciapiede per una manciata di secondi. Poi riparte verso la Casa di cura di Abano. Di fronte alla canonica rimangono alcuni ragazzi del posto, visibilmente scossi, assieme al vicario parrocchiale don Giulio Osto.
«Il gruppo scout di Santa Maria Maddalena è uno dei più attivi - racconta il sacerdote - Sono ospitati spesso nel nostro centro parrocchiale, qualche tempo fa hanno festeggiato il quarantennale». Resta ora da stabilire cosa abbia provocato la morte improvvisa del diciottenne. Solo l'autopsia potrà dare dei chiarimenti. L'escursione dell'altro ieri da Galzignano a Torreglia e l'affaticamento lamentato più volte da Mattia hanno un qualche collegamento con il decesso? Per il momento, solo ipotesi.