Giovane batterista abusa di una bimba

Giovedì 17 Aprile 2014
Lui si ostina a negare le accuse, ma la minore le conferma in un racconto tanto lucido quanto preciso. È una bimba di 6 anni, residente in città, la vittima del presunto pedofilo, un ragazzo appena maggiorenne, che risiede con la famiglia nel comune di Vigonza. La piccola è stata sentita lunedì scorso nelle forme dell'incidente probatorio disposto dal giudice delle indagini preliminari Mariella Fino. Una lunga audizione protetta, ospitata nel centro specializzato "I Girasoli" dell'Ulss 16, all'ospedale dei Colli di Brusegana. Assistita da psicologi e psichiatri della struttura, la bambina ha ripercorso con dovizia di particolari quell'increscioso episodio risalente al 28 agosto 2013. Ad ascoltarla per circa un'ora c'erano, oltre al giudice, il sostituto procuratore Vartan Giacomelli, che sta coordinando la delicata indagine affidata agli uomini della Squadra mobile, e i legali della difesa e di parte civile. La deposizione della vittima, raccolta in contraddittorio, assumerà valore di prova e sarà inserita nel fascicolo processuale.
Quanto aveva raccontato alla madre, al rientro da quella cena a casa di amici, è stato ribadito nel corso dell'audizione protetta. La piccola non ha avuto tentennamenti nel confermare le accuse e nel ripercorrere la dinamica dell'accaduto.
Doveva essere una cena tra amici. Erano stati i due padri ad organizzarla. Il padrone di casa ci teneva a far conoscere la nuova compagna all'amico. È in quel frangente che la donna racconta di conoscere da molto tempo la moglie dell'ospite. Il marito la contatta telefonicamente e la invita a raggiungerlo a Vigonza, a casa degli amici. La donna partecipa anch'essa alla cena, assieme ai due figli di 6 e 4 anni. A tavola c'è anche il figlio diciottenne del padrone di casa. Il padre è orgoglioso del ragazzo. Racconta agli ospiti delle sue indubbie doti di batterista. È proprio il genitore ad invitarlo a suonare qualcosa per gli amici. La comitiva si trasferisce nella stanza da letto del ragazzo, al piano superiore dell'abitazione. Soltanto le due donne non vanno ad ascoltare l'improvvisato concerto.
Il diciottenne si esercita in alcuni pezzi alla batteria. I due genitori l'ascoltano per un po' poi si allontanano. Poco dopo lascia la stanza anche il bimbo di 4 anni. È in quel momento che il ragazzo resta solo con la bimba. Stando al racconto della vittima le avrebbe abbassato pantaloni e mutandine e l'avrebbe leccata nelle parti intime. La bimba sarebbe fuggita subito dalla stanza raggiungendo la madre. Si sarebbe limitata a dirle che voleva andare via. Soltanto una volta a casa, avrebbe trovato il coraggio di raccontare tutto alla mamma. E le avrebbe svelato che il diciottenne le aveva imposto di non raccontare nulla nè ai genitori nè a nessun altro. Padre e madre non avevano perso tempo nel formalizzare la denuncia in questura. Gli investigatori della Mobile avevano perquisito l'abitazione del diciottenne sequestrando il suo computer. Dall'esame dell'hard disk non sarebbero però emersi elementi utili alle indagini.