«Già si fatica a vendere le camere, così si rischia di farci chiudere»

Mercoledì 27 Agosto 2014
(Al.Rod.) Il rincaro di Imu e Tasi preoccupa, e non poco, Monica Soranzo, presidente degli albergatori di Padova Hotels Federalberghi Ascom. Ancora una volta gli operatori turistici scendono sul piede di guerra (era già accaduto nel 2011, quando a guidare il Comune c'era Flavio Zanonato, con la tassa di soggiorno) contro la politica fiscale di palazzo Moroni.
«Per chi non lo avesse capito, qui stiamo parlando di un 30 per cento in più di tasse - scandisce Soranzo - non credo sia eccessivo parlare di un vero e proprio salasso. Se noi variassimo in un sol colpo il prezzo delle stanze di una cifra simile i clienti non solo ci abbandonerebbero ma, per assurdo, potrebbero rivolgersi a chi ha compiti di controllo. La verità è che non solo il prezzo delle camere non aumenta, ma addirittura, per far fronte alla penuria di ospiti, gli albergatori sono costretti a diminuirlo».
«Purtroppo - continua Soranzo - la convinzione comune è che gli imprenditori possano "scaricare" i costi con tranquillità e senza grossi problemi. La realtà delle cose è invece che noi non si scarica più nulla e quel quasi 30% in più ci resta sul groppone incidendo pesantemente su bilanci già in rosso». «Senza contare - conclude Soranzo - che c'è sempre la tassa di soggiorno che non grava direttamente su di noi, infatti è a carico dei clienti, ma finisce per rappresentare un aggravio che non aiuta di certo a riempire le camere».

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