Fune senza nodo, precipita un 64enne Soccorso con un elicottero: è gravissimo

Lunedì 29 Giugno 2015
Una giornata di sport all'aria aperta nell'ultima domenica di giugno, ad arrampicare sulle falesie della palestra di roccia padovana per eccellenza. Poi qualcosa va storto, il volo e la caduta rovinosa. E la domenica si trasforma in un dramma: un uomo di Este è rimasto ferito in modo molto grave ieri mattina durante una sessione di allenamento in parete nella splendida cornice della falesia di Rocca Pendice. G.B., 64 anni, era arrivato in mattinata con alcuni amici e il gruppo, dopo aver lasciato le auto in uno dei parcheggi della zona, aveva raggiunto la palestra di roccia. Lo sportivo e i suoi amici si erano portati nel settore delle "numerate", che in questa stagione è il più frequentato. Nel fine settimana, infatti, Rocca Pendice è stata letteralmente presa d'assalto dagli amanti dell'arrampicata sportiva. Il gruppetto aveva deciso di allenarsi un po sulle "numerate alte", che propongono un livello medio abbordabile. Si tratta di vie ben attrezzate e munite di spit - occhielli di metallo ai quali i rocciatori possono assicurarsi - recenti e molto ravvicinati. Tuttavia la palestra va affrontata con la massima cautela e con tutte le attenzioni del caso: resta infatti da determinare la dinamica esatta degli eventi, dato che la causa dell'incidente è ancora da chiarire del tutto. Pare che l'uomo si stesse calando dall'alto su una via denominata Delicatina, dopo aver raggiunto la sommità assieme al suo compagno di scalata. Forse a causa di un errata manovra o di un assicurazione non del tutto corretta, il sessantaquattrenne è improvvisamente volato nel vuoto. Secondo una prima ipotesi sarebbe stato omesso un nodo di chiusura e blocco sulla corda utilizzata dagli scalatori. G.B. è caduto per cinque metri, ruzzolando poi fino alla base della parete di roccia e fermandosi una decina di metri più in basso. Le sue condizioni sono apparse fin da subito gravissime e la zona in cui si è verificato l'incidente è impossibile da raggiungere con un'ambulanza. Il ferito è stato perciò messo in sicurezza dal soccorso alpino di Padova, che l'ha stabilizzato su una barella. L'uomo è stato infine affidato all'elisoccorso di Verona, che l'ha raccolto con un verricello. Le operazioni di salvataggio sono durate molto a lungo e sono state parecchio complicate. Ora lo sportivo è ricoverano in prognosi riservata a Padova. A Rocca Pendice sono arrivati anche i carabinieri della compagnia di Abano Terme, che hanno effettuato i rilievi di rito.

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