«Fermate i clandestini»

Sabato 26 Luglio 2014
Anche i paesi africani chiedono di fermare l'immigrazione clandestina. Lo ha fatto il ministro dei maliani all'estero Abdramane Sylla, nel corso della visita in Italia che lo ha visto ricevuto dal presidente del consiglio regionale, Clodovaldo Ruffato. Sylla nella sua visita è stato anche al ministero dell'Interno a Roma, alla regione Calabria, a Torino e al ministero degli Esteri di San Marino.
«Avevamo chiesto anche al sindaco Bitonci e al Prefetto di riceverci - spiega il console del Mali, il padovano Gianfranco Rondello - Però non siamo riusciti ad avere un appuntamento a causa degli impegni delle autorità». Sylla ha però incontrato la comunità di maliani di Padova, una trentina di persone dei circa 3.000 presenti in Italia. Una comunità che nelle ultime settimane ha però visto almeno altrettanti nuovi arrivi tra i rifugiati.
«Noi condanniamo fermamente l'immigrazione clandestina - sottolinea il ministro del Mali - Non giova a nessuno che tante persone rischino di morire nel deserto o in mare per arrivare in Italia, dove creano problemi per l'accoglienza. Ho visitato i campi dove vivono i migranti una volta arrivati qui e, a parte alcuni casi, si tratta di condizioni inammissibili. Ho visto bambini di dieci o dodici anni mandati dai propri genitori ad affrontare pericoli incredibili. Per me questo è un vero e proprio crimine e siamo pronti a perseguire legalmente chi ha fatto questo ai propri figli». Sconvolto un anno e mezzo fa da violenti scontri nel nord del Paese con gruppi armati tuareg, il Mali, paese di tradizione laica, un anno fa ha visto le nuove elezioni che hanno portato sulla poltrona di presidente Ibrahim Boubacar Keita.
«I maliani sono uomini di pace, aperti al dialogo - conclude Sylla - Speriamo che questo viaggio apra la strada ad altre future collaborazioni tra Italia e Mali, come quella della onlsu calabrese Sviluppo 2000 che ha fatto tornare in mali 80 persone per ocltivare la propria terra».

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