Colasio: «Il centro è sicuro se i cittadini lo frequentano Via la Ztl dopo le 20 di sera»

Sabato 19 Aprile 2014
Andrea Colasio, sociologo, politologo e soprattutto uomo di cultura. Sarà il candidato di Scelta civica. Arrampicata in solitaria verso Palazzo Moroni, anche se il partito sosterrà il Centro alle europee?
«Guardi, io sono assolutamente equidistante da destra e sinistra. I miei riferimenti sono il senatore Giampiero Dalla Zuanna e il mondo cattolico».
Si pensava ad un riavvicinamento a Ivo Rossi...
«Con lui ho fatto una rottura politica, per una radicale incompensione. Rossi fa ordinaria amministrazione come il Pd: qui c'è bisogno di un colpo d'ala. Lo ha dimostrato Fiore con un pugno di ecodem. Il ciclo Zanonato si è chiuso».
Sui contenuti?
«Certo. Il Pd è l'unico che vuole il nuovo ospedale a padova ovest. Noi siamo per riqualificare quello esistente. E la sicurezza? Il Pd pensa che sia solo lo stato a garantirla io penso che sia il frutto di molte combinazioni».
Esempi?
«Orari più flessibili per i bar in centro, assurdo chiudere a mezzanotte. Ascoltare i baristi quando dicono che si possono consorziare e garantire vigilanza. Oppure farsi aiutare dai Guardian angels. E poi dalle 20 niente Ztl in centro. La città è sicura se la gente la frequenta. E i controlli si facciano con una centrale operativa unica».
E sulla politica amministrativa?
«Manca la cultura di staff. A cosa servono piccole mostre magari belle se non sono collegate a un grande evento? E poi i fondi europei. Solo io sono riuscito a portare soldi da assessore alla Cultura. Ci vuole un Ufficio Europa ma questo si collega ad una nuova figura di sindaco-manager, di imprenditore politico che faccia diventare il comune un attrattore di risorse e riqualifichi la dirigenza».
Cosa manca per rivitalizzare la città?
«Io sono per cucire i buchi neri. Il cinema Altino ad esempio. Ma quale auditorium? Sistemiamo questo. Così come il Concordi. Ma anche l'ex Macello in corso Australia. Ci sono imprenditori privati pronti a rigenerarlo. Poi avremo un centro congressi. Colleghiamo le forme di turismo congressuale a quella culturale e religiosa. Ma mettiamoci la testa: con 1,5 milioni di tassa soggiorno non si fanno giardini, bisogna reinvestirle nel sistemea alberghiero».
Il cemento è un'altro dei temi della campagna...
«Abbiano un vicesindaco che metterà 5milioni di emtri cubi di cemento quando invece la città perde abitanti. Io e Pisani siamo stati i veri ambientalisti in consiglio».
E il centrodestra?
«Sempre la solita ricetta. Ma sono schiacciati a destra e non pensano che la città va ricostruita dalle periferie».