Caso profughi: scintille tra i "big" della politica

Domenica 24 Maggio 2015
Domenica prossima si vota per le regionali. Chi volesse può già lustrarsi gli occhi con la scheda elettorale che da qualche giorno campeggia sul sito della Prefettura. In lizza ci sono 171 candidati al consiglio regionale e 6 candidati presidente. Intanto ieri alcuni big sono circolati in città per presentare libri o fare tour elettorali. In un palazzo Moroni blindato - c'era anche l'unità artificieri - Salvini a margine della presentazione di «All'armi siam leghisti» ha analizzato il tema del momento, i profughi. «Il Prefetto di Padova dice che va bene la microaccoglienza? Fosse per me sarebbero tutti a fare un altro lavoro. Dite al prefetto di Padova che quando saremo al Governo chiuderemo tutte le prefetture».
E la fiaccolata contro l'accoglienza nelle case private? «Ci sono anche per la Madonna Pellegrina. Il problema è riconoscere velocemente chi è davvero profugo, chi scappa dalla guerra è un mio fratello gli aprirei le porte di casa mia, gli altri via. Non a caso la fiaccolata di Bitonci era contro l'ospitalità lucrosa e pelosa del business dell'immigrazione clandestina, contro i privati che accolgono in casa a pagamento». Ce ne sono state due di manifestazioni: A "Padova accoglie", Razzismo stop ha evidenziato un problema: hanno 70 immigrati non coperti da fondi statali in una casa occupata... «E vogliono i soldi? Eh ciao!»
Durante la presentazione del libro di Rapisarda con Pierangelo Buttafuoco, Salvini ha ribadito. «I buoni che offrono gli appartamenti ai clandestini in arrivo vogliono sradicare i popoli della loro terra, quello che si deve fare è invece creare le condizioni perché vivano bene a casa loro». Infine: «In Veneto non dobbiamo vincere ma stravincere». Accenno di contestazione all'uscita da parte di qualche "antagonista" subito "sedato" dalle forze dell'ordine.
Letta, ieri mattina era alla fornace Carotta per presentare il suo ultimo libro ha stigmatizzato la manifestazione anti profughi organizzata dall'Associazione commercianti del centro storico. «Sono sbagliati quegli atteggiamenti che fanno di tutta un'erba un fascio» ha spiegato l'ex presidente del consiglio. «Una cosa è la gestione dei flussi migratori per ragioni economiche, sulle quali è legittimo che si discuta, altra cosa è invece il diritto all'asilo che ha a che vedere con categorie di rifugiati che fuggono da persecuzioni e guerre». «Non possiamo accettare degli atteggiamenti propagandistici che non risolvono i problemi. Problemi che non possono essere semplificati solo per un tornaconto politico». Il ministro del Lavoro Giuliano Poletti ha commentato così ieri pomeriggio, intervenendo a pomeriggio al Porto Astra ad un'iniziativa elettorale in favore di Alessandra Moretti, la fiaccola anti profughi che ha visto protagonista il sindaco Massimo Bitonci. «Il nostro governo - ha aggiunto - è in prima linea per risolvere questo problema e per questo abbiamo deciso di coinvolgere l'Europa. Un problema che va affrontato con responsabilità. Va garantita la legalità ma, allo stesso tempo, abbiamo il dovere, anche morale, di accogliere chi scappa da guerra e fame». «Il Veneto si merita di meglio di Salvini e dei leghisti» ha detto invece Moretti che ha smentito in maniera categoria di aver auspicato che i pensionati possano ospitare i profughi. «Per queste falsità sono stata minacciata e sono stata costretta a fare denuncia alla Polizia postale» ha aggiunto la candidata del centrosinistra in Regione.

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