(M.G.) Tra sindaci il dialogo funziona sempre. Anche se uno è della Lega e un altro del Pd. Bitonci e Fabio Bui, sindaco di Loreggia e vicepresidente della Provincia hanno parlato fitto ieri in Fiera a margine dell'inaugurazione del restauro dei padiglioni. «Io sì che ti capisco» ha detto Bitonci, riferendosi alle considerazioni espresse da Bui («Nemmeno io voglio i profughi nel mio comune) aspramente criticate dai parlamentari Pd. «Invito gli altri primi cittadini veneti del Pd ad accogliere tutti i 500 ospiti della Caserma Prandina nei loro Comuni - ha scritto più tardi Bitonci in un nota - Entrambi siamo contrari alla falsa accoglienza dei ragazzotti che arrivano nelle nostre città in cerca di chissà quale impiego. Entrambi siamo pronti, tuttavia, ad aiutare e integrare nelle nostre comunità alcune famiglie di veri profughi siriani che scappano dalla guerra senza dimenticare che la priorità di ciascun amministratore locale sono i cittadini residenti».
Anche Bui su Facebook ha postato una lunga replica alle accuse. «Tanti altri sindaci del Pd hanno ricevuto pari "scomunica" laddove hanno osato anteporre il ruolo di sindaco a quello di rappresentante del partito democratico. A tal proposito dov'era l'on, Naccarato quando 40 sindaci della sua provincia sono scesi a Roma per incontrare i parlamentari veneti e il ministro? Riteneva anche lui che i sindaci fossero in gita a Roma, come detto dal sindaco di Padova? Perchè non ha sprecato un minuto del suo prezioso tempo nella Capitale per venirci a dire che non condivideva il nostro operato? Altri almeno hanno avuto la delicatezza istituzionale di voler portare almeno un saluto, altri ad argomentare un pensiero, altri per tacere ... ma erano presenti. Io continuerò così a fare il sindaco prima di tutto, poi il vice presidente della nuova Provincia dei sindaci e infine se non disturbo anche ad impegnarmi nel partito... ma con le mie idee».
Anche Bui su Facebook ha postato una lunga replica alle accuse. «Tanti altri sindaci del Pd hanno ricevuto pari "scomunica" laddove hanno osato anteporre il ruolo di sindaco a quello di rappresentante del partito democratico. A tal proposito dov'era l'on, Naccarato quando 40 sindaci della sua provincia sono scesi a Roma per incontrare i parlamentari veneti e il ministro? Riteneva anche lui che i sindaci fossero in gita a Roma, come detto dal sindaco di Padova? Perchè non ha sprecato un minuto del suo prezioso tempo nella Capitale per venirci a dire che non condivideva il nostro operato? Altri almeno hanno avuto la delicatezza istituzionale di voler portare almeno un saluto, altri ad argomentare un pensiero, altri per tacere ... ma erano presenti. Io continuerò così a fare il sindaco prima di tutto, poi il vice presidente della nuova Provincia dei sindaci e infine se non disturbo anche ad impegnarmi nel partito... ma con le mie idee».
