Blitz dei vigili in stazione, spacciatore in manette

Venerdì 19 Settembre 2014
È scattato ieri alle 13 il controllo a tappeto da parte della polizia locale della zona stazione e nelle vie limitrofe. Dodici agenti in divisa, sei in borghese, quattro motociclisti e un'unità cinofila hanno setacciato strade e locali. Gli agenti in borghese hanno individuato un magrebino che stava spacciando in piazzetta Gasparotto. Vistosi scoperto l'uomo ha tentato la fuga correndo verso la Stazione, ma è stato inseguito e bloccato in via Donghi. Recuperato anche lo stupefacente del quale aveva cercato di liberarsi gettandolo in un tombino. «Il magrebino è stato accompagnato al comando e identificato - dice l'assessore Maurizio Saia -, si tratta di un pregiudicato al terzo arresto per spaccio. Abbiamo sequestrato denaro e il cellulare che continuava a squillare con telefonate di clienti. Questa è una delle operazioni che settimanalmente vengono svolte dalla Polizia locale. Oggi sono stati portati al comando altri 4 extracomunitari privi di documenti, gli agenti hanno inoltre controllato negozi etnici e bar non solo in Stazione ma anche in Corso del Popolo e piazza de Gasperi».
Le azioni in borghese sono uno strumento in più utilizzato per dare più tranquillità ai cittadini e ai commercianti, come sottolinea l'assessore, e sono stati controllati anche i tossicodipendenti che bivaccano quotidianamente nei pressi della stazione anche se Saia puntualizza che, per questi ultimi si tratta più di un problema di competenza dei servizi sociali. Gli agenti sono entrati in diversi negozi e bar, in particolare in un locale nei pressi della Stazione e in uno di piazza De Gasperi sui quali si erano particolarmente soffermate le segnalazioni dei cittadini per le frequentazioni ed i problemi che ne derivano. «I controlli sono più frequenti sull'asse Stazione e cosiddetto Boulevard, uno dei più disturbati e fastidiosi fino al ponte del Corso - chiude -. Nelle prossime settimane ci saranno delle novità sulla destinazione di alcuni locali della zona, magari con la chiusura di qualche attività non appropriata. Ad altre, ad esempio una signora italiana che da anni soffre con il suo locale l'assedio, si dovrebbe dare un premio». E all'interno di un negozio cinese, c'era pure una ragazza che dormiva in vetrina.

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