Bitonci: «Adesso sul nuovo ospedale i conti li faccio io»

Mercoledì 30 Luglio 2014
A Mestre con l'ospedale dell'Angelo fuori città hanno ottenuto due cose. In centro al posto del vecchio ospedale ora c'è il "buco". Un parcheggio in cui entrano dieci auto e ce ne potrebbero stare mille. Un'area in sostanza degradata, che ora è "morta", proprio nel centro cittadino. Dall'altra parte il dell'Angelo è irraggiungibile in bicicletta ad esempio, scomodo anche in auto e, soprattutto, i pazienti devono pagare 3,5 euro se vogliono vedere la televisione grazie alle condizioni con i privati dettate dal project-financing.
«Ecco quello che non voglio» diceva ieri il sindaco. Ma per difendersi da una situazione del genere e dagli attacchi al suo piano di rifare un nuovo ospedale sul posto di quello attuale bisogna mettere in piedi una squadra con gli attributi. Così domani la Commissione di tecnici (tra i quali l'ex dg dell'azienda ospedaliera Cestrone e l'ex presidente di Medicina Giorgio Palù) che ha redatto l'ipotesi di fare l'ospedale nuovo nel sito di quello attuale, sarà convocata nuovamente. Ma con una missione rinnovata. «Ieri abbiamo difeso la volontà della maggioranza dei padovani, oggi siamo di nuovo al lavoro. Voglio un vero e proprio progetto soprattutto dal punto di vista dei costi. Ne ho sentite troppe. E il mio piano non fa spendere più di quello di Padova ovest.
«Nei loro calcoli il mio progetto eccedeva di 280 milioni. Ma proprio per questo unirò alla Commissione degli ingegneri indipendenti e degli specialisti di dilizia sanitaria che facciano conti inattaccabili».
«Non capisco - continua - chi dice che si è bloccato l'ospedale. Non c'era nulla, niente che il Comune avesse fatto, nessuna delibera, se non una variante urbanistica. L'Amministrazione che mi ha preceduto non ha fatto nemmeno un marciapiede per avvicinare l'area di Padova ovest al resto della città, non ha previsto opere pubbliche di collegamento, non ha nemmeno iniziato le pratiche per l'esproprio della zona che, come noto, è di proprietà di alcuni privati. Chi mi accusa di immobilismo, a poche ore dalla mia elezione, mente, fomentando la paura dei padovani. Gli 'immobili' sono stati i precedenti amministratori il cui unico atto degno di nota, per il progetto del nuovo ospedale a Padova ovest, è la famosa cena del settembre 2010, cui hanno partecipato l'ex presidente del Consorzio Venezia Nuova Giovanni Mazzacurati, il consigliere Pio Savioli, il commercialista Francesco Giordano, successivamente arrestato, l'allora sindaco Flavio Zanonato e il rettore dell'Università di Padova Giuseppe Zaccaria – insiste Bitonci – A questi signori chiedo in quale posto al mondo si costruisce un ospedale vicino ad uno stadio dove si svolgono anche concerti rock. Per questo andrò ai primi di settembre a chiedere al consiglio comunale di darmi un mandato per modificare l'Accordo di programma».

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