Assestamento di bilancio approvato, ma Soranzo si scontra con la minoranza

Sabato 29 Novembre 2014
(L.M.) Approvato con il voto della maggioranza l'assestamento del bilancio della Provincia che vedeva quasi 97 milioni di euro di entrate correnti, oltre 82 milioni di spese correnti e quasi 10 milioni e mezzo di spese in conto capitale.
«Un assestamento dal contenuto tecnico: abbiamo dato risposte alle richieste provenienti dagli uffici, istanze quasi tutte accolte e per ognuna delle quali ho chiesto dettagliate motivazioni - spiega il presidente Enoch Soranzo - con copertura finanziaria a tutti i capitoli per mantenere il patto di stabilità. È stata anche avviata un'azione di recupero del credito che la Provincia vanta nei confronti degli altri enti pubblici».
Soranzo afferma che invece ci sono molti Comuni che attendono fondi anche da tre anni che devono essere erogati dalla Provincia, ad esempio per rotatorie già realizzate, progetti in ambito scolastico o sociale. Queste richieste cominceranno ad essere evase già da dicembre, assicura Soranzo, sempre nel rispetto del patto di stabilità. «In due mesi abbiamo fatto un lavoro enorme ma anche le richieste che arrivano sono enormi - conclude Soranzo - anche per questo abbiamo avviato la riscossione dei nostri crediti, mora compresa». Il consiglio ha vissuto anche momenti particolarmente caldi: Soranzo ha ribadito che la Provincia è la casa di tutti i Comuni, «un consesso di amministratori svincolato dalla politica», affermazioni che hanno "acceso" l'opposizione.
«La norma prevede che un assestamento di bilancio sia condiviso con l'assemblea dei sindaci, cosa giusta anche se non fosse obbligatoria - ha detto Andrea Recaldin per la minoranza - Pensavamo di non votare contro l'assestamento in quanto si trattava di un bilancio dell'amministrazione precedente, un mero adempimento tecnico. Ma di fronte alla risposta ottenuta quando abbiamo chiesto di portare il documento all'assemblea dei sindaci, non ci è rimasto che constatare come le tante affermazioni di Soranzo, al momento dell'insediamento non siano seguite dai fatti». Recaldin sottolinea come a tutt'oggi non siano state fatte nè l'assemblea dei sindaci nè il nuovo Statuto provinciale.

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