Arrivano altri 19 rifugiati: l'ex caserma verso quota 500

Martedì 1 Settembre 2015
(L.M.) Corre veloce verso i 500 ospiti la tendopoli eretta all'interno dell'area demaniale dell'ex Caserma Prandina a Padova. Ieri infatti il cancello di via Orsini si è spalancato per accogliere altri 19 immigrati, che hanno trovato posto nelle nuove tende innalzate sabato scorso, dopo che venerdì erano stati esauriti i posti letto: nella notte, un pullman aveva condotto al centro di prima accoglienza cittadino altri 57 inaspettati ospiti. Una soluzione, quella della tendopoli, che dovrà necessariamente cessare il prossimo 2 ottobre, con l'approssimarsi dell'autunno: gli immigrati, anche secondo l'Ulss, che ha compiuto verifiche sullo stato della tendopoli e degli ospiti anche nei giorni scorsi, ha decretato infatti che i migranti non possono affrontare la cattiva stagione nelle tende. Già l'abbassamento delle temperature, a 18 o 20 gradi conseguente alle piogge di ferragosto aveva sollevato le proteste degli stranieri, con pressanti richieste di coperte (ne sono state distribuite 400), e di indumenti pesanti, come giacconi, piumini e cappotti, nonché con la richiesta di ombrelli. La situazione creatasi in città, con il centro di prima accoglienza sempre più affollato, all'interno delle mura del '500, a pochi passi dal centro storico, e che avrebbe dovuto essere smantellato domani, ha portato ieri la reazione del consigliere comunale del Pd Enrico Beda: «Bitonci sta diventando la caricatura di sè stesso, sembra un disco rotto. È possibile che un sindaco non si prenda mai una responsabilità, non dia mai un'idea, non trovi mai una soluzione? Ogni giorno assistiamo a polemiche inutili, proclami disattesi, offese e isterismi contro qualcuno - dice Beda - A Padova purtroppo abbiamo un sindaco che non fa il sindaco, è un signore di Cittadella che scarica puntualmente le colpe dei suoi fallimenti su qualcun altro: prima i "comunisti del Pd", poi il vescovo e la chiesa, poi ancora suor Lia e le cucine popolari. Oggi tocca al prefetto, domani chissà. Il prezzo di questa propaganda lo stanno pagando i padovani, che vorrebbero che le istituzioni governassero i fenomeni, anche quelli più difficili, e invece devono assistere ogni giorno al teatrino mediatico di Bitonci, che in questi mesi non ha fatto altro che sbraitare a vanvera contro qualcuno senza ottenere alcun risultato».
L'emergenza profughi continua a far discutere anche nei Comuni della provincia. Sul tema interviene Domenico Zanon, consigliere di "Progetto Cambiamento" a Camposampiero e capogruppo in Provincia il quale, in merito alla riunione del pomeriggio convocata dalla Provincia, si rivolge pubblicamente al suo sindaco Katia Maccarone: «Chiedo a che titolo ha partecipato alla riunione, considerato che il consiglio comunale non è mai stato convocato e non ha mai espresso un atto di indirizzo sul tema emergenza profughi - dice Zanon - e inoltre se aderirà alla "calata su Roma" per dire al ministro Alfano no all'accoglienza».
Intanto ieri pomeriggio due del centro sociale "Gramigna" con la scusa di portare indumenti ai profughi della Prandina hanno tentato di introdurre dei volantini, scritti in italiano ed inglese, di solidarietà agli stessi profughi. I due sono stati identificati.

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