Il medico padovano Antonio Loro, chirurgo ortopedico pediatra da dieci anni in Uganda dove lavora all'ospedale Corsu, ha incontrato Papa Bergoglio. «È stato molto emozionante, alla periferia di Kampala ha commentato a Radio Vaticana -, incontrare il Pontefice insieme a catechisti e insegnanti. Ho apprezzato molto, nel modo semplice in cui si è loro rivolto lodandone il lavoro santo, la sottolineatura che se non si è testimoni tutto è vanificato».
L'ospedale Corsu, il più grande dell'Africa orientale per la cura dei bambini affetti da varie forme di disabilità, è stato creato nel 2009. «Molte volte ha continuato Loro - mi chiedo che ci faccio qui. Ne parlo spesso con mia moglie. Dico semplicemente che a me questa esperienza sta dando un cuore sempre più pieno di felicità, che alla fine è la cosa più importante, perché sento che è il posto in cui volevo stare e un po' penso che Dio me lo abbia chiesto. I nostri valori si realizzano qui, e quando torno a casa sono felice». Loro è direttore del Dipartimento di Ortopedia che vuole aiutare i bambini non solo dell'Uganda, ma anche delle regioni martoriate dei paesi vicini, il Sud Sudan e la parte orientale del Congo. «È un lavoro importante che non copre certamente il bisogno enorme che c'è di ortopedia pediatrica qui, ma è quello che possiamo fare. Noi trattiamo 5000bambini all'anno. È una goccia ma sono 5000 bambini che tornano a camminare, a sorridere, a fare una vita normale. Francesco, nella sede Onu di Nairobi, ha fatto riferimento ad un'azione politica che i governi dovrebbero prendere: dare ai poveri le cure essenziali relative alla sanità».
L'ospedale Corsu, il più grande dell'Africa orientale per la cura dei bambini affetti da varie forme di disabilità, è stato creato nel 2009. «Molte volte ha continuato Loro - mi chiedo che ci faccio qui. Ne parlo spesso con mia moglie. Dico semplicemente che a me questa esperienza sta dando un cuore sempre più pieno di felicità, che alla fine è la cosa più importante, perché sento che è il posto in cui volevo stare e un po' penso che Dio me lo abbia chiesto. I nostri valori si realizzano qui, e quando torno a casa sono felice». Loro è direttore del Dipartimento di Ortopedia che vuole aiutare i bambini non solo dell'Uganda, ma anche delle regioni martoriate dei paesi vicini, il Sud Sudan e la parte orientale del Congo. «È un lavoro importante che non copre certamente il bisogno enorme che c'è di ortopedia pediatrica qui, ma è quello che possiamo fare. Noi trattiamo 5000bambini all'anno. È una goccia ma sono 5000 bambini che tornano a camminare, a sorridere, a fare una vita normale. Francesco, nella sede Onu di Nairobi, ha fatto riferimento ad un'azione politica che i governi dovrebbero prendere: dare ai poveri le cure essenziali relative alla sanità».