Anche l'altra classe in gita verrà interrogata

Domenica 24 Maggio 2015
(M.A.) Due settimane sono passate dalla morte di Domenico Maurantonio e ancora la sua caduta dal quinto piano dell'hotel Leonardo Da Vinci di Milano è avvolta nel mistero. Troppi buchi neri, tanto che la Squadra mobile meneghina ha chiesto il supporto dei colleghi padovani. E infatti in settimana gli uomini coordinati dal vice questore aggiunto Giorgio Di Munno sentiranno dieci studenti della classe 5F del liceo scientifico Nievo. Anche loro erano in gita a Milano per poi andare a visitare i padiglioni dell'Expo. I compagni di classe della 5E di Domenico, interrogati a Milano e a Padova, non hanno fornito alcun dettaglio utile alle indagini. Alcuni di loro sono stati interrogati, nel più assoluto riserbo, venerdì pomeriggio dalla Squadra mobile a Milano per volontà del pm Claudio Gittardi, ma non sarebbe emerso nulla di nuovo. É invece possibile che i ragazzi della 5F abbiano visto o sentito qualcosa. Appare impossibile agli inquirenti che nessuno studente si sia accorto di un corridoio, quello al quinto piano dell'albergo dove c'era la camera di Domenico, cosparso di feci. Ed è ancora più incredibile che i due diciottenni compagni di stanza di Domenico, la mattina del 10 maggio siano usciti dalla camera non vedendo gli escrementi e non sentendo alcun tanfo, scendendo invece come se nulla fosse a fare colazione. E solo nel grande salone al piano terra dell'hotel si sarebbero resi conto della mancanza di Domenico. A un professore avrebbero detto: «Domenico non è venuto a colazione e non c'è neppure in stanza». E perchè non dire al docente di un intero corridoio pieno di feci? E poi un corpo che precipita dal quinto piano all'impatto con l'asfalto produce rumore. Nessuno ha udito? Tutte domande a cui non sono state fornite risposte sufficienti agli investigatori.
Le uniche certezze, al momento, sono che Domenico è stato trovato morto la mattina del 10 maggio intorno alle 8 da un imbianchino vicino alla scala a chiocciola esterna dell'albergo. Accanto al corpo del 19enne c'erano le sue mutande e il suo pigiama. Non li aveva addosso. E poi gli esami tossicologici hanno riscontrato la poca presenza di alcol nel sangue e nessuna traccia di lassativo. Domenico aveva bevuto un paio di birre e forse non stava nemmeno male. La polizia scientifica ha raccolto campioni di tutte le tracce di escrementi trovati nel corridoio dell'hotel e adesso saranno messe a confronto con i Dna degli studenti presenti al quinto piano dell'albergo. Quelle feci potrebbero non essere solo di Domenico.

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