«È la strada giusta per aprire i cantieri»

Lunedì 14 Dicembre 2015
(M.G.) «Aspetto di vedere la proposta ma confermo che avremo una partecipazione sui ricavi». Il sindaco Bitonci così ieri ha confermato la rivoluzione che consentirà finalmente di dare avvio alla collaborazione pubblico-privato per i parcheggi e il restauro. Nell'ala di sinistra dell'ex Foro Boario il gruppo Aspiag (Despar) aprirà una boutique alimentare a piano terra, mentre sopra sorgerebbero un ristorante e un'enoteca. Nella parte di destra si parla di una libreria, un negozio di informatica e una gioielleria.
Più volte però Bitonci aveva messo in luce nei mesi scorsi come la convenzione firmata con la vecchia amministrazione non fosse remunerativa per il Comune. Sia per quanto riguarda il canone spalmato su 45 anni (gli ex consiglieri leghisti Venuleo e Littamè avevano rilevato che al termine ci sarebbe stata una perdita di 7 milioni di euro) sia per la corcostanza che sarebbero stae azzerati i guadagni per Aps, dal momento che i privati avevano messo la condizione che non ci fossero parcheggi pubblici. E il Rabin rende 500mila euro l'anno. C'erano poi notevoli problemi di legittimità del project-financing nel caso venisse meno la realizzazione dei parcheggi sotterranei. Ovvero la concessione gratuita dell'ex Foro Boario si sosteneva con l'interesse pubblico di realizzare parcheggi. «Questa soluzione servirà a compensare quasi interamente la perdita per la mancanza di parcheggio pubblico e risolve anche il fatto che il Comune avrebbe dovuto pagare una penale di 1,5 milioni se non portava avanti la convenzione» precisa il sindaco.
Nell'ambito degli accordi entra anche il vecchio Appiani. Dice Mazzei di "Parcheggio e immobiliare Prato della Valle srl", composta da Parcheggi Italia spa, Cavagnis srl e Fratelli Gallo srl: «C'è una vecchia convenzione che prevede la demolizione della tribuna est quella su via 58. Fanteria per farci stare in origine il parcheggio dei pullman». E il sindaco già la scorsa estate ha confermato che nella partita «entrerà anche la sistemazione dell'Appiani». I privati impegnati nel Rabin entrerebbero proprio nel progetto di demolizione.
Nel frattempo però la ristrutturazione dello stadio continua. «Di recente abbiamo approvato anche il restauro dell'ultimo pezzo della tribuna ovest che verrà ultimata ancora grazie allo sponsor della Birra Antoniana. Per quanto riguarda la tribuna est non è più possibile utilizzarla. Verrà demolita». Nel suo insieme, ovvero gli step evolutivi del 1960 e del 1985 ma anche i primi 17 gradoni iniziali, dichiarati non vincolati.

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