Alessandro e Daniele, nozze alle Azzorre «Chiediamo la registrazione a Piazzola»

Domenica 23 Novembre 2014
«Il matrimonio, un momento favoloso. Un rito di passaggio, un'autentica ocasione di crescita. Una reale assunzione di responsabilità verso chi si ama». È ancora il primo giorno, e lo sarà per sempre, per Alessandro Buriani, 52 anni, origini toscane e una casa a Piazzola sul Brenta, per quelle nozze celebrate nelle Azzorre, 3 anni fa, visto che in Italia è vietato sposarsi con persone dello stesso sesso. Alessandro, ricercatore a Data Medica, nel 2011 si unì in matrimonio con Daniele Frigo, 46 anni, vicentino di Thiene, parrucchiere, conosciuto tre anni prima . «È stato uno dei momenti più importanti della mia vita - dice ancora Alessandro - E detesto chi ci impedisce di provare questa felicità».
A Piazzola, però, hanno avuto la possibilità di iscriversi al registro comunale delle unioni civili, inaugurato nel 2013. «Per la verità avevamo chiesto la registrazione del matrimonio - continua -, ma la risposta è arrivata direttamente dall'ambasciata italiana che ha bocciato la nostra domanda per motivi, così ci hanno spiegato, di ordine pubblico. Volevamo ricorrere, ma poi ci siamo fermati anche per capire qual è la strada migliore da intraprendere. Comunque, con il registro l'amministrazione riconosce la nostra unione e nel caso ci siano iniziative che riguardano le coppie, siamo coinvolti. Consigliamo di iscriversi, è un segno di civiltà. La mia famiglia di origine - seguita Alessandro - ha sempre accettato la nostra unione, altroché». Purtroppo, di discriminazioni ce ne sono state, soprattutto in passato. Ricorda ancora Alessandro: «Mi fu negata la tesi di laurea da un professore perchè sono omosessuale, senza contare che ho subito delle aggressioni fisiche proprio per lo stesso motivo».
Acqua passata. Ora c'è il matrimonio con Daniele e molti progetti di una vita a due, con rinnovata, ed esemplare, consapevolezza. Lo sfiora anche il pensiero dei figli: «Se non fossimo avanti con l'età - afferma Alessandro - potremmo prendere in considerazione anche la possibilità di un'adozione».

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