Abitazione trasformata nella centrale dell'eroina

Martedì 31 Marzo 2015
(M.A.) Avevano trasformato un appartamento alla Stanga in una centrale della droga. Occultavano chili di eroina pronta per essere ceduta ai piccoli spacciatori di strada. I due tunisini custodi dell'abitazione e della sostanza stupefacente pensavano di essere invisibili. Sicuri di non essere pizzicati. Ma si sono sbagliati perchè sabato sera, intorno alle 20, i carabinieri in borghese del Nucleo investigativo, coordinati dal maggiore Danilo Lacerenza, hanno pedinato il boss dell'organizzazione. Lui è Belgacem Triki, 41enne, già arrestato per detenzione e spaccio di droga nel dicembre del 2007 e nel settembre dell'anno scorso. La sua specialità è proprio l'eroina.
I militari lo hanno seguito fino alla sua casa, dove risulta domiciliato, di via Turazza 43. É riuscito solo ad aprire la porta, poi è stato bloccato. Nell'appartamento c'era il complice Atef Lakhdar di 43 anni che ha subito provato a liberarsi di un chilo di eroina. É corso in bagno con due involucri di sostanza stupefacente e ha tentato di gettarli nel gabinetto, ma non ci è riuscito perchè gli uomini del Nucleo investigativo lo hanno fermato. É stato recuperato e sequestrato oltre un chilo di eroina. Gli investigatori hanno poi sequestrato ai due tunisini i telefoni cellulari. Gli apparecchi nelle prossime ore saranno analizzati, in particolare le rubriche per capire da chi si rifornivano i due maghrebini e a chi la spacciavano. I due nordafricani sono stati arrestati con l'accusa di detenzione di sostanza stupefacente ai fini di spaccio. I carabinieri, ormai da alcune settimane, stanno indagando sui traffici di droga alla Stanga. Il quartiere è popolato, sia di giorno e sia di notte, di pusher africani e di decine di tossicodipendenti italiani. Un traffico illecito di stupefacente che non si ferma mai. É un flusso costante.
E poi la palazzina al numero 43 di via Turazza è già finita in passato nelle cronache cittadine, quando il 23 maggio del 2008 è stata trovata morta per overdose di eroina avvolta in un lenzuolo e in un materasso Monica Gallo 21enne di Camposampiero. La giovane è deceduta a seguito di un festino a base di droga. Quella sera del 22 maggio, in un appartamento del condominio di via Turazza 43, erano in quattro. La più grande, Monica Gallo è stata stroncata dall'eroina, il più piccolo quindici anni e le altre due ragazze diciannove e sedici anni. Tutti e quattro hanno passato l'intera giornata nella casa della morte. Una giornata a base di eroina insieme a tre spacciatori tunisini. E, a qualche ora, è arrivato anche un pusher nigeriano a rifornire il gruppo di cocaina. Monica Gallo si è "bucata" più volte. E quando ha perso le forze, e non riusciva neanche a tenere in mano la siringa, uno dei nordafricani l'avrebbe aiutata ad infilarsi l'ago nelle vene ormai martoriate delle braccia.

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