Fugge al controllo dei familiari, sale in auto e rischia di provocare una strage. Ha imboccato il casello di Padova Est in contromano. Incurante dell'errore ha proseguito per sei chilometri la sua marcia in direzione Venezia. È stato bloccato dalle pattuglie della Polstrada. Protagonista della vicenda è un ottantenne padovano affetto da gravi patologie psicofisiche.
Domenica sera si è messo al volante del suo vecchio Maggiolone. Non è dato sapere dove volesse dirigersi. Sta di fatto che pochi minuti dopo mezzanotte è entrato in autostrada. Fortuna ha voluto che a quell'ora lungo la A/4 non vi fosse traffico. Quelle poche auto che l'hanno incrociato, hanno prontamente allertato il 113 per segnalare il pericolo. L'anziano automobilista ha notato quei fari abbaglianti e quei segnali eloquenti provenienti dalle altre auto che lo avvertivano dell'errore, ma ha proseguito come niente fosse. Non andava forte, circa agli 80 all'ora, ma ovviamente il pericolo è stato concreto. Sarebbe bastato un attimo a creare una paurosa carambola con conseguenze devastanti per i conducenti dei veicoli coinvolti. A quell'ora su tutto il territorio padovano e quindi anche in autostrada stava cadendo una fitta pioggia. Anche questo elemento ha avuto alla fine un ruolo importante, visto che molti automobilisti hanno preferito ritardare la partenza e aspettare che le condizioni meteo migliorassero. Gli agenti della Polstrada hanno ricevuto una decina di segnalazioni. Più mezzi si sono messi a caccia del Maggiolone, con l'obiettivo di bloccarlo. Alla fine l'obiettivo è stato raggiunto. L'ottantenne è stato affiancato da una pattuglia che gli ha intimato di fermarsi. Quando il protagonista di questo assurdo fuoriprogramma è sceso dall'auto, è apparso subito spaesato. Non era agitato, ma si è capito immediatamente che non fosse cosciente dell'allarme che aveva provocato. La sua automobile d'epoca è stata presa in custodia da un carroattrezzi.
Il pensionato è stato accompagnato negli uffici della Polstrada. Qui sono venuti a prenderlo alcuni familiari preoccupati per il perdurare della sua assenza. All'uomo è stata ritirata la patente di guida. Adesso dovrà essere seguito costantemente da personale medico, verrà monitorato giorno e notte ed aiutato nelle faccende di tutti i giorni. Quello che è accaduto l'altra notte non poteva essere in preventivo. L'uomo non aveva bevuto e non ha voluto fare una pazzia. Soltanto ha pagato il peso degli anni e l'aggravarsi di una malattia che non gli permette più di vivere da solo e di muoversi con autonomia. La notte di paura lungo la A/4 si è chiusa senza danni. Fondamentale è stata la tempestiva richiesta di aiuto da parte di più automobilisti in transito che hanno schivato l'ostacolo e hanno chiamato la polizia. Prima di abbandonare gli uffici della Polstrada l'ottantenne ha chiesto quando gli sarebbe stata restituita la patente di guida. A coordinare i soccorsi hanno partecipato attivamente anche i responsabili dell'autostrada che durante l'inseguimento del pensionato contromano hanno chiuso temporaneamente l'accesso ai caselli per permettere agli agenti di lavorare in tutta sicurezza.
Domenica sera si è messo al volante del suo vecchio Maggiolone. Non è dato sapere dove volesse dirigersi. Sta di fatto che pochi minuti dopo mezzanotte è entrato in autostrada. Fortuna ha voluto che a quell'ora lungo la A/4 non vi fosse traffico. Quelle poche auto che l'hanno incrociato, hanno prontamente allertato il 113 per segnalare il pericolo. L'anziano automobilista ha notato quei fari abbaglianti e quei segnali eloquenti provenienti dalle altre auto che lo avvertivano dell'errore, ma ha proseguito come niente fosse. Non andava forte, circa agli 80 all'ora, ma ovviamente il pericolo è stato concreto. Sarebbe bastato un attimo a creare una paurosa carambola con conseguenze devastanti per i conducenti dei veicoli coinvolti. A quell'ora su tutto il territorio padovano e quindi anche in autostrada stava cadendo una fitta pioggia. Anche questo elemento ha avuto alla fine un ruolo importante, visto che molti automobilisti hanno preferito ritardare la partenza e aspettare che le condizioni meteo migliorassero. Gli agenti della Polstrada hanno ricevuto una decina di segnalazioni. Più mezzi si sono messi a caccia del Maggiolone, con l'obiettivo di bloccarlo. Alla fine l'obiettivo è stato raggiunto. L'ottantenne è stato affiancato da una pattuglia che gli ha intimato di fermarsi. Quando il protagonista di questo assurdo fuoriprogramma è sceso dall'auto, è apparso subito spaesato. Non era agitato, ma si è capito immediatamente che non fosse cosciente dell'allarme che aveva provocato. La sua automobile d'epoca è stata presa in custodia da un carroattrezzi.
Il pensionato è stato accompagnato negli uffici della Polstrada. Qui sono venuti a prenderlo alcuni familiari preoccupati per il perdurare della sua assenza. All'uomo è stata ritirata la patente di guida. Adesso dovrà essere seguito costantemente da personale medico, verrà monitorato giorno e notte ed aiutato nelle faccende di tutti i giorni. Quello che è accaduto l'altra notte non poteva essere in preventivo. L'uomo non aveva bevuto e non ha voluto fare una pazzia. Soltanto ha pagato il peso degli anni e l'aggravarsi di una malattia che non gli permette più di vivere da solo e di muoversi con autonomia. La notte di paura lungo la A/4 si è chiusa senza danni. Fondamentale è stata la tempestiva richiesta di aiuto da parte di più automobilisti in transito che hanno schivato l'ostacolo e hanno chiamato la polizia. Prima di abbandonare gli uffici della Polstrada l'ottantenne ha chiesto quando gli sarebbe stata restituita la patente di guida. A coordinare i soccorsi hanno partecipato attivamente anche i responsabili dell'autostrada che durante l'inseguimento del pensionato contromano hanno chiuso temporaneamente l'accesso ai caselli per permettere agli agenti di lavorare in tutta sicurezza.