«Tutela sulle scelte dei cittadini»

Sabato 5 Settembre 2015
Pubblico delle grandi ocasioni ieri sera al Pride Village in fiera dove il ministro alle Riforme Maria Elena Boschi ha partecipato ad un incontro sui diritti civili organizzato dal parlamentare del Partito democratico Alessandro Zan, ovvero il «padre» dei Pacs alla Padovana. Un incontro a suo modo «storico», era infatti la prima volta di un ministro della Repubblica ad un dibattito nell'ambito di un kermesse omosessuale. A confermare l'eccezionalità dell'evento, la presenza di decine di giornalisti arrivati un pò da tutta Italia.
Prima del dibattito, il ministro Boschi, ha visitato tutti gli stand della festa e si è fermata per qualche minuto con il sindaco di Dolo Alberto Polo che le ha chiesto di sollecitare il governo sui finanziamenti in favore dei Comuni della riviera del Brenta colpiti dall'alluvione dello scorso luglio. Subito dopo il ministro ha visitato la libreria del Pride dove erano esposti i cosiddetti libri gender, libri che la settimana scorsa sono entrati nel mirino del sindaco Massimo Bitonci. A seguire, Boschi e Zan hanno incontrato la stampa.
«Dopo la disillusione degli anni scorsi - ha scandito il parlamentare democratico - è credo che sia arrivata la volta buona. Grazie a questo governo, anche l'Italia avrà una legge sui diritti civili di livello europeo». A confermarlo ha provveduto la Boschi: «Se non ci sarà ostruzionismo da parte dell'opposizione, credo che la legge sulle unioni civili possa passare prima del 15 di ottobre». «Il governo Renzi è il governo delle riforme. Dopo il segno più sul lavoro, sul Pil, ora voliamo mettere un altro segno più, questa volta sui diritti civili» ha detto ancora il ministro che non si è detta preoccupata sulle critiche arrivate dall'Ncd alla legge sui diritti civili.
«Tutte le critiche sono legittime - ha continuato - il dispositivo che arriverà in Senato prevede anche delle disposizioni precise sulle adozioni. Nel caso in cui uno dei componenti di una coppia omosessuale abbia avuto un figlio da una precedente relazione, questo può essere adottato dal nuovo patner».Quanto ai libri gender, il ministro ha voluto ridimensionare le polemiche: «Sinceramente credo che, a monte di tutto, ci sia una strumentalizzazione politica. Strumentalizzazione che soprattutto sulla Buona scuola è stata palese». «Molto semplicemente, la legge sulla scuola prevede che ai bambini venga insegnato il rispetto delle diversità - ha concluso - la non discriminazione mi pare il presupposto per ogni convivenza civile, di conseguenza, non si capisce dove possa essere lo scandalo». Dopo aver incontrato i giornalisti, Boschi ha passato circa un'ora con il " popolo del Pride".

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