«Mi hanno costretto a portarli via»

Sabato 25 Aprile 2015
(L.L.) Il profugo liberiano David Benjamin continua a negare l'omicidio dell'altro profugo nigeriano Terry Agaga, ucciso all'esterno del club "Le Parisienne" di via dell'artigianato a Camin. Ieri mattina David Benjamin, difeso dall'avvocato Massimo Munari, è stato interrogato in carcere a Vicenza dal giudice delle indagini preliminari del Tribunale vicentino, Stefano Furlan. È durata tre ore l'udienza di convalida dell'arresto, eseguito l'altra notte dai carabinieri. Ebbene, l'arrestato sostiene di non aver mai conosciuto la vittima, nè la moglie.
Benjamin, trentenne, ha ammesso di essere stato al club "Le Parisienne" la notte del delitto. La sua Bmw X5 è stata ripresa dalle telecamere della videosorveglianza. Ebbene, davanti al gip di Vicenza Benjamin ha dato una sua ricostruzione dei fatti. Dice di aver visto il nigeriano ferito, ma non credeva che si trattasse di una cosa tanto grave. Comunque, ad un certo momento gli si era avvicinato un amico. Gli aveva detto che l'aveva combinata grossa e che lo portasse via in auto. Ma poi alla Bmw si erano presentati in sette. E Benjamin racconta che non voleva più andare via. A quel punto lo hanno costretto ferendolo a una mano. Quindi, secondo il liberiano, il sangue che gli hanno trovato sui jeans è suo, non della vittima. Il gip ha convalidato l'arresto per omicidio volontario.
Secondo gli investigatori dell'Arma e il pubblico ministero Orietta Canova, il profugo nigeriano Terry Agaga è morto per un "gioco". All'esterno del club "Le Parisienne" di sera si ritrovano gruppi di africani molto ubriachi. Si divertono a spaccarsi sulla faccia le bottigliette di birra. É il segnale per iniziare una rissa con calci e pugni. Una violenza improvvisa, destinata a scemare dopo pochi secondi con i protagonisti pronti a stringersi la mano, come se nulla fosse accaduto.

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