«Aggressioni in crescita ma poca formazione»

Martedì 27 Gennaio 2015
(D.V.) «È un dato oggettivo che aggressioni e rivolte sono aumentate negli ultimi tempi».
Giovanni Vona, rappresentante veneto del Sappe, sindacato autonomo di polizia penitenziaria, ha replicato sulla ricostruzione degli incidenti nella casa di reclusione. «Se anche non c'è stato alcun inneggiare ad Allah o all'Isis durante la rivolta - ha affermato ieri davanti al Due Palazzi - è la solita messa in scena all'italiana per cui si vuole sempre sminuire tutto».
Giovanni Vona ha confermato il coinvolgimento di trenta, quaranta persone nei tafferugli avvenuti al quarto piano.
«I detenuti avevano addirittura cercato di sfondare un cordone di agenti per aprire un cancello e coinvolgere nella protesta anche i detenuti degli altri blocchi», ha rivelato.
Afferma Giampietro Pegoraro, coordinatore regionale funzione pubblica Cgil: «Intanto un ringraziamento va alla sanità penitenziaria che è intervenuta tempestivamente durante la rivolta, scongiurando, per un detenuto rimasto ferito, il peggio. Ma di fronte a queste situazioni, il nodo centrale riguarda il personale in servizio e l'organizzazione. Occorrerebbe più formazione ad hoc. Non va dimenticato che siamo sotto organico».

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